Il cantante e frontman della band metal tedesca è sotto indagine dopo le accuse di violenza da parte di molte ragazze ai suoi afterparty. Ma al concerto regna l'entusiasmo
Le accuse di violenza e abusi sessuali nei confronti di Till Lindemann non hanno soffocato la passione dei fan dei Rammstein.
Due ore e mezza di entusiasmo, un gigantesco spettacolo di luci, tante fiamme. I I Rammstein hanno riempito di nuovo la Puskás Arena dopo 12 anni per due sere consecutive.
Decine di migliaia di persone sono arrivate a Budapest dai Paesi limitrofi per vedere la leggendaria rock-metal band tedesca dipingere e incendiare alcuni passeggini.
Le accuse di violenza
L'accusa, come spiegano i pubblici ministeri che si stanno occupando dell'indagine, è che il cantante e frontman della band abbia utilizzato uno staff per reclutare giovani ragazze decorative dal pubblico per le le sue feste private, per poi drogarle con l'obiettivo di intrattenervi un rapporto sessuale.
Shelby Lynn, nordirlandese fan dei Rammstein dell'Irlanda del Nord, che aveva assistito a un concerto a Vilnius, ha dichiarato alla BBC di sospettare che il suo drink fosse stato corretto e di essere stata "adescata per fare sesso" con Lindemann.
La stessa versione è stata data da un ragazzo, infiltrato per il magazine musicale Mowmag in uno degli after party:
“A un certo punto Lindemann raggruppa tutte le ragazze, dalle 30 alle 40, e comincia a inscenare un trenino. Nel frattempo, alcune di loro si sentono male, tanto che sono dovuti intervenire i soccorsi e le hanno portate via in ambulanza. D’un tratto, una di loro poco più che maggiorenne, si avvinghia al mio braccio, piange e mi dice: "Don't leave me alone" (“Non lasciarmi sola, ndr). Intanto Till fa sesso senza ritegno davanti a tutti".
Ancora più esplicativo della pericolosità di questa situazione, è il punto del racconto che riguarda l'amica di questo ragazzo.
“Dopo le 4 la mia amica mi dice di non sentirsi bene e la vedo in faccia che c’è qualcosa che non va. Chiedo allo staff di andarcene e ci accompagnano in furgone al nostro hotel. Lì, però, la mia amica è peggiorata. In seguito ci ha messo tre giorni per riprendersi e mi ha detto di non ricordare nulla di quello che era successo all’after party".
"A Berlino, nelle aree di mia competenza, non ci saranno aftershow party della band dei Rammstein", ha dichiarato invece Iris Spranger, senatrice berlinese per gli interni.
La reazione dei fan
Nonostante le accuse di varie ragazze e le indagini avviate dalla magistratura tedesca, i fan dei Rammstein accorsi al concerto di Budapest non sembrano troppo colpiti dalle questioni "extramusicali".
"Tutti i media stanno cercando di stigmatizzare la band", afferma una coppia di ragaze.
"Penso che non sia giusto. Mostrano solo un lato della storia e drammatizzano troppo. La mia opinione è che forse è successo qualcosa, o forse no, ma io come fan non sono influenzato da questo".
"Non dico che non parteciperei a un after party nel backstage", aggiunge un'altra ragazza fuori la Puskas arena. "Ma se mi toccasse, gli darei un calcio nei testicoli a me ne andrei a prendere una birra".
Lindemann ha respinto ogni accusa che gli è stata rivolta.