La verità scomoda per Pechino nella mostra del dissidente Badiucao a Brescia

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Diritti d'autore AP Photo/Felice Calabro
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Nonostante il tentativo di boicottaggio della diplomazia cinese la mostra «La Cina non è vicina» del dissidente Badiucao è stata inaugurata al Museo di Santa Giulia a Brescia. L'artista si batte per i diritti civili anche dall'esilio in Australia

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Nonostante il tentativo di boicottaggio della diplomazia cinese la mostra «La Cina non è vicina» firmata dal dissidente cinese Badiucao, è stata inaugurata a Brescia. Si tratta di una personale dedicata all'artista-attivista che si batte per i diritti civili anche dal suo esilio in Australia.

Tutte le contraddizioni di Pechino

La censura inflitta ai cinesi sul Covid-19, rappresentata da una mascherina infilata in bocca, la repressione del dissenso in Myanmar durante il colpo di stato militare del 2021, le proteste a Hong Kong sono alcuni dei temi della mostra che resta aperta fino al 13 febbraio 2022 al Museo di Santa Giulia di Brescia. Si tratta dell'evento di punta del Festival della Pace, organizzato dal Comune e dalla Provincia di Brescia, con il Patrocinio del Parlamento Europeo e di Amnesty International. Noto per la sua arte di protesta, il 'Banksy cinese' al momento opera dall'Australia.

Percorso espositivo cronologico

Il percorso espositivo ripercorre la sua attività artistica, dagli esordi alle opere più recenti, nate dalla crisi sanitaria innescata dalla pandemia. Badiucao si è affermato a livello internazionale grazie ai social media, coi quali diffonde la sua arte e sfida il governo e la censura cinese. Il suo impegno si realizza nella creazione di campagne partecipative, affissioni in luoghi pubblici, illustrazioni e attività online, spesso costruite con un linguaggio visivo che evoca lo spirito pop della propaganda comunista, ricalcandone lo stile grafico, i colori e i toni. Nel 2020 gli è stato conferito dalla Human Rights Foundation il Premio Václav Havel Prize for Creative Dissent, destinato ad artisti che creativamente denunciano gli inganni delle dittature.

Per Elettra Stamboulis, al centro di questo progetto espositivo  c'è "la poetica dell'artista cinese che collabora con i movimenti del tè al latte. Il Milk tea Alliance è formato da Net Citizen che operano ad Hong Kong, Taiwan, Thailandia e Birmania. Sono tra gli artefici e promotori delle più importanti manifestazioni per la democrazia e i diritti umani in Estremo Oriente, e Badiucao è il loro artista". 

Brescia non cede alle pressioni cinesi

Il Comune di Brescia e la Fondazione che gestisce i musei cittadini si sono rifiutati di cedere alle pressioni di Pechino. "Nessuno di noi a Brescia, né all'interno dell'amministrazione comunale né tra i cittadini, ha avuto il minimo dubbio che questa mostra dovesse essere mantenuta. Abbiamo il desiderio e la volontà di tutelare l'arte e difendere la libertà artistica": ha detto Laura Castelletti, vicesindaco di Brescia.

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