Design sempre più green. Alla Biennale di Londra una foresta contro i cambiamenti climatici

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Di Debora Gandini
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400 alberi nel cortile di Somerset House. Un progetto per sensibilizzare i visitatori sugli obiettivi delle Nazioni Unite

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Nel traffico della City in questi giorni spunta un’oasi verde tutta da ammirare. Creata per la London Design Biennale l’installazione "Forest for Change" comprende 400 alberi. Un progetto, ovviamente legato al tema sempre più emergente e pressante della lotta al cambiamento climatico.  

L’opera, che si trova nel cortile della Somerset House, oltre alla bellezza oggettiva, ha lo scopo di far riflettere i visitatori sugli obiettivi dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Come ha sottolineato il produttore esecutivo, lo sceneggiatore cinematografico Richard Curtis questa foresta ha un valore simbolico.  

“L'uomo ha cercato di dare una forma alla natura per centinaia di anni. Improvvisamente ci siamo resi conto, però, che la nostra sopravvivenza e quella del pianeta dipende solo se permettiamo alla natura stessa di prosperare e vivere. Quindi è questa opera meravigliosa di design è come un capolavoro della natura, ovvero una foresta."

Design e lotta ai cambiamenti climatici

Quando l’edificio, che ospita l’installazione, fu costruito, circa 250 anni fa, non si potevano piantare alberi. Era una sorta di tabù. Ora la nota artista, Direttore Artistico della Biennale, Es Devlin ha deciso di creare un bosco con 23 specie di alberi che si trovano con facilità nel Regno Unito e nel Nord Europa, andando a costituire una suggestiva collisione tra l’espressione artistica e il mondo naturale.

"In questa edizione della Biennale ogni paese che è qui con le sue opere ha un entusiasmo straordinario”, ha detto la Devlin. “Non c'è una sola mostra che non valga la pena essere visitata. Ogni singolo paese è venuto qui con uno scopo davvero preciso quello di voler comunicare che, in un modo o nell’altro, anche il mondo del design può essere all'altezza di affrontare

Una volta raggiunto il cuore della foresta si troverà un’installazione che esprimerà gli obiettivi delle Nazioni Unite ovvero la lotta alla povertà e diseguaglianza. All’interno campeggerà il The Global Goals Pavilion, che spiega con maggiore chiarezza quelli che sono i Global Goals dell’ONU.

Un progetto globale

Ad assistere Devlin nella sua creazione anche Philp Jaffa, famoso designer di paesaggi e Scotscape, gruppo di specialisti dell’inverdimento urbano. "**Forest for Change" **è coerentemente in linea con quelli che sono i temi di quest’anno della London Design Biennale: “intrattenere, informare e incoraggiare l’azione”, come ha affermato il presidente Sir John Sorrell.  

Nei vari padiglioni troviamo opere innovative, coinvolgenti, e soprattutto green. Inaugurata il primo giugno la Biennale di Londra resterà aperta fino al 27 di questo mese.  

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