La regista bosniaca Jasmila Zbanic porta sullo schermo un potente dramma, incentrato su uno dei momenti più vergognosi della recente storia europea
Torna la regista bosniaca Jasmila Zbanic, già Orso d'Oro al festival di Berlino con "The Land of My Dreams".
La 46enne nativa di Sarajevo lo fa col film "Quo Vadis, Aida?", potente dramma incentrato su uno dei momenti più vergognosi della recente storia europea: il massacro di Srebrenica.
Tra poco più di una settimana, saprà se la sua pellicola entrerà nella rosa dei 15 film internazionali in lizza per l'Oscar come miglior lungometraggio internazionale 2021.
"Siamo abituati così tanto, a pensare fuori dagli schemi - dice - perché per fare film in Bosnia, dove non c'è industria, occorre immaginare e creare modi insoliti di fare film".
Basato sulla guerra interetnica della Bosnia, il film racconta la storia di una donna, Aida, che cerca di salvare suo marito e i suoi figli mentre lavorava per le Nazioni Unite come traduttrice.
Il tutto avveniva durante il genocidio, che nel luglio 1995 causò oltre 8.000 morti.