Il mistero dell'ultimo quadro casualmente svelato da una cartolina di inizio '900. Nelle "Radici dell'albero" che gli danno il titolo, la conferma - secondo gli esperti - che il pittore olandese si tolse la vita
"Le radici dell'albero", l'ultimo dipinto di Van Gogh, ha svelato il suo mistero. È quanto sostiene l'esperto e direttore dell'Institut Van Gogh di Auvers-sur-Oise, poco a nord di Parigi, Wouter van der Veen. Un segreto nascosto nelle radici di un albero secolare a qualche passo appena dalla pensione in cui il pittore trascorse le sue ultime settimane e raffigurato su una cartolina dei primi del '900, di cui van der Veen si è trovato in possesso. "Stavo archiviando una vecchia cartolina - spiega -, quando il mio sguardo è stato attratto da un suo dettaglio che ritrae esattamente gli stessi tronchi e le stesse radici rappresentati nel quadro".
"Un'opera testamento": elementi e soggetto rivelano il rapporto fra Van Gogh e la morte
Elementi che a suo avviso incarnano la lotta tra la vita e la morte e accreditano l'attualità di questi temi nelle riflessioni di Van Gogh, sgombrando quindi definitivamente il campo da tesi alternative al suicidio. "Van Gogh non dipingeva mai nulla senza voler dire chiaramente qualcosa - dice ancora van der Veen -. Come in un libro aperto, qui ha quindi scritto il suo ultimo messaggio". Il dipinto è stato realizzato qualche ora prima che Van Gogh si sparasse per togliersi la vita: l'inizio di un calvario che poi lo condusse alla morte due giorni dopo, il 28 luglio 1890. "Visto che Vincent Van Gogh non lasciava mai nulla al caso e non sceglieva mai un soggetto senza voler trasmettere un messaggio preciso - dice ancora van der Veen -, in questo dipinto possiamo trovare, come in un libro aperto, il suo testamento".
L'albero del quadro "si presenta al pubblico"
Auvers-sur-Oise, dove Van Gogh trascorse le sue ultime settimane di follia, spera ora di raccogliere i frutti di questa scoperta. Proprio qui, a un centinaio di metri appena dalla pensione in cui soggiornò, l'albero che ispirò il suo ultimo quadro è stato ufficialmente presentato in pubblico come potenziale meta di pellegrinaggi, per esperti ed estimatori.