Opere in 3D, materia e suoni. I musei accessibili per i non vedenti...
Superare le frontiere dell'handicap e rendere l'arte accessibile a un pubblico sempre più ampio. Come? Ad esempio facendo sì che un quadro si componga sotto forma di tessuti e materia tra le mani di una persona non vedente e sotto forma di suoni e racconto nelle sue orecchie.
John Olson, co-fondatore di 3DPhotoWorks, una società che si occupa di sviluppare queste opere, ci spiega come si fa:"Abbiamo sviluppato una tecnologia che converte qualsiasi immagine bidimensionale, qualsiasi pittura, disegno, collage, fotografia, vista satellitare, in un'immagine tattile tridimensionale".
L'American alliance of museum negli Stati Uniti è un'associazione senza scopo di lucro che si adopera anche di rendere i musei più accessibili. Elizabeth Merritt, un'esponente dell'associazione, spiega che: "Ciò che è più importante per i musei in termini di servizio per il pubblico è di essere pertinenti e accessibili e uno dei nostri principali obiettivi è l'accessibilità come attenzione alla diversità, equità, inclusione e talvolta essere accessibili significa tradurre le cose in diversi regni sensoriali."
Un buon aiuto viene dalle stampanti in 3D che rendono facile e conveniente per musei ed espositori la traduzione delle opere in oggetti in un settore in continua e rapida evoluzione nella sfida di accompagnare la fantasia e il tatto dei non vedenti verso nuovi orizzonti.