Esce nelle sale una nuova versione dell'eroe che ruba ai ricchi per dare ai poveri, stavolta il regista è Otto Bathurst
Riuscirà il nuovo film di Robin Hood a sbancare i botteghini come i precedenti di Ridley Scott e Kevin Reynolds? Questa è l'ardua impresa a cui punta il nuovo film che vede Taron Egerton nel ruolo principale e Jamie Foxx per Little John, mentre Lady Marian è interpretata da Eve Hewson, la figlia del cantante Bono. Ma c'era davvero bisogno dell'ennesima versione dell'eroe che ruba ai ricchi per dare ai poveri?
"Laddove c'è corruzione, laddove c'è avidità - dice Otto Bathurst - abbiamo bisogno di persone che combattono contro il sistema e lottano contro i corrotti, li sfidano e dicono no. E Dio solo lo sa nel 21esimo secolo quanti ce ne sono... Cosi ho pensato: prendiamo l'idea, il mito, la metafora e mettiamola nel 21esimo secolo".
Dimenticatevi la Storia, recita la voce narrante all'inizio del film ed è presto chiaro che Robin Hood, pur ambientato nel medioevo, parla in realtà del presente. Le prime recensioni del film non lo premiano. Anzi la critica stronca pesantemente questo tentativo di modernizzare Robin Hood.