Continua il nostro viaggio nel mondo della fotografia europea con la rubrica European Lens. L'artista della settimana ama catturare su pellicola gli splendidi momenti di dinamismo nascosti nel caos quotidiano.
Amante del movimento e dell'espressione, Imogen Forte (@imogenforte) è la fotografa scelta questo mese nell'ambito della nostra rubrica European Lens.
Nata e cresciuta nella caotica Londra, fa trasparire nel suo lavoro tutta l'innata curiosità per l'esperienza umana. Ama documentare le emozioni private in spazi pubblici con immagini colorate ma oneste.
Sfogliando il lavoro di Forte, si riesce quasi a toccare con mano la sottile membrana che separa, nei suoi soggetti, il mondo interiore delle emozioni e quello che traspira. L'espressività.
Non importa quanto trucco ci mettiamo addosso, siamo sempre trasparenti.
Con i suoi scatti questa giovane fotografa cerca di svelare la vera essenza dei propri soggetti, colpendo lo spettatore con il suo forte modo di raccontare le storie umane di tutti i giorni.
Abbiamo avuto il piacere di conversare con lei per conoscere un po' meglio il suo modo di lavorare.
Come è iniziato il tuo viaggio nel mondo della fotografia?
Ho iniziato a guadagnarmi da vivere come creativa pubblicitaria, copywriter e direttrice artistica. Qualche anno fa mi sono innamorata della fotografia e ho presto iniziato a portare la mia macchina fotografica dappertutto. Da lì tutto è decollato rapidamente. Sono stata fortunata ad aver ricevuto copertura mediatica e clienti e a vincere l'LPA Futures Awards, che punta a valorizzare i talenti emergenti della fotografia. Mi hanno dato la libertà di lasciare il mio lavoro e concentrarmi solamente sulla fotografia a tempo pieno. Un sogno che si realizzava.
Cosa non può mancare nella tua borsa di viaggio? Quale fotocamera usi?
Mi piace fotografare su pellicola quando posso. Ho un sacco di equipaggiamento ormai ma quando viaggio di solito mi porto dietro solo un'affidabile 35mm che ho comprato di seconda mano anni fa. Non ha tutti i trucchetti delle altre ma è leggera e duratura, la rende ideale per correre qui e lì ed esplorare.
Cosa avresti voluto sapere quando hai iniziato a scattare foto?
Ho comprato la prima macchina fotografica per un viaggio in Sud Africa. Si tratta del paese più fotogenico del mondo. Stavo andando ad un festival, una sorta di Burning Man nel deserto, quindi sapevo di dover portare una macchina e non pensavo che una digitale sarebbe sopravvissuta. Sfortunatamente non sapevo come cambiare la pellicola come si deve per cui ho "bruciato" tutti e 10 i rullini che avevo portato con me.
La cosa non mi ha abbattuto, almeno, ma penso ancora che sarebbero state alcune tra le migliori foto mai scattate. Il mio consiglio quindi è: imparate a cambiare i rullini prima di iniziare a scattare.
Come descriveresti il tuo stile di fotografia?
Fotografo la vita di tutti i giorni, osservata nei suoi aspetti più magnifici - o questo è quanto cerco di fare, almeno. Punto a splendidi momenti di dinamismo nascosti nel caos quotidiano. Ah, colorati: amo i colori.
Qual è il tuo luogo preferito? Cosa ti piace fotografare di più?
Amo fotografare le persone. Mi piace notare e documentare le emozioni private nel momento in cui si rivelano negli spazi pubblici.
Se dovessi dire una location europea...
Eh, è dura scegliere. Ho trascorso un mese in Italia per una scholarship di Magnum Photos ed è stata un'incredibile opportunità per conoscere meglio il paese. Ma ho amato ogni Stato europeo da cui sono passata per diverse ragioni.
Qual è la foto più memorabile che hai mai scattato?
Penso quelle che ho scattato alla mia famiglia, vogliono dire molto per me.
C'è qualcosa che non fotograferesti mai?
Mi piace sperimentare molto, quindi non direi. Forse sono meno interessata alle nature morte. Amo rispondere rapidamente alle situazioni inattese e alle sorprese che mi accadono quando fotografo persone reali in posti reali.
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