Dopo sette anni di restauri, il prestigioso teatro ha inaugurato la stagione con "Scene del Faust di Goethe" di Schumann, diretto da Daniel Barenboim.
La Staatsoper, il grande teatro dell’opera di Berlino, ha rialzato il sipario. Non accadeva ormai da sette anni. E stavolta è stata mantenuta la tradizione della data del 3 ottobre, giorno della Riunificazione della Germania. Per questo “restyling” sono, appunto, serviti sette lunghi anni di lavori di ristrutturazione e 200 milioni di euro di finanziamenti statali.
Per il debutto è stato scelto il capolavoro di Robert Schumann “Scene dal Faust di Goethe” (il compositore ci lavoro’ 10 anni a questa opera), con un cast composto esclusivamente da cantanti del “vivaio” della Staatsoper, come ad esempio la giovane soprano franco-danese Elsa Dreisig, appena 26enne, vincitrice di Operalia 2016, la competizione lirica mondiale inventata da Placido Domingo. “Ho l’impressione di aver preso parte ad un momento storico della storia della musica: la riapertura della Staatsoper”, ha commentato, entusiasta, la cantante.
Il pianista e direttore d’orchestra Daniel Barenboim, 74 anni, molto noto anche in Italia, è il direttore generale della Staatsoper dal 1992: è lui che sceglie personalmente i cantanti che entrano a far parte della “squadra” del teatro di Berlino. “Questo è il risultato del mio lavoro di un quarto di secolo. E’ sempre stato importante trovare nuovi e giovani cantanti e offrire loro una base per il loro sviluppo…e vorrei continuare cosi”
Lo stesso Barenboim ha dichiarato che i lavori di restauro hanno resto l’acustica del teatro diventata eccezionalmente buona. Come è stato possibile? Sollevando il soffitto originale per diversi metri: in questo modo – ci hanno spiegato gli esperti – il tempo di riverberazione è stato aumentato. Una rete in ceramica distribuisce in modo uniforme il suono. “Il suono ha bisogno di avere resistenza”, spiega Barenboim. “Il suono si spegne facilmente, subito: una buona acustico consente da un lato una completa trasparenza, dove è possibile ascoltare ogni dettaglio e, dall’altro, una riverbero sufficientemente lungo tempo che valorizza il suono “.
Nel cartellone di ottobre della Staatoper di Berlino è prevista anche la nuova opera, dal titolo “Rivale”, dell’italiana Lucia Ronchetti, una delle piu’ apprezzate compositrici contemporanee.
Per maggiori informazioni: www.staatsoper-berlin.de