Cannes 2017: trionfa la satira sociale e perde Netflix

Cannes 2017: trionfa la satira sociale e perde Netflix
Di Debora Gandini

A sorpresa il Festival del cinema di Cannes premia "The Square, il film "scorretto" di Östlund

I favoriti per la Palma d’Oro si contavano sulle dita di una mano, tenendo conto delle reazioni di critica e pubblico. E The Square non era uno dei film dati per vincenti. A sorpresa invece la satira amara dello svedese Ruben Ostlund ha magicamente convinto la giuria, trionfando alla 70esima edizione del Festival di Cannes e commuovendo persino Pedro Almodovar.

“The Square”“ è una pellicola definita politicamente scorretta, una riflessione sulle ipocrisie del “buonismo”. ‘Il nostro obiettivo era fare un film divertente ma allo stesso tempo incentrato su questioni importanti, sono davvero stra-felice che abbiamo scelto proprio il mio film”, ci racconta il regista vincitore.

Gli applausi piu forti sono andati al film francese 120 battiti al minuto del regista Robin Campillo, che ha ottenuto un prestigioso secondo posto. Un racconto degli anni ’90, quelli dell’Aids. Gli anni degli attivisti di Act Up-Paris, associazione di lotta contro ma malattia ma anche contro il silenzio e l’indifferenza generale.

Miglior attrice una straordinaria Diane Kruger, protagonista di “In the Fade” di Fatih Akin. Una pellicola che racconta le vicende di una donna che cerca la vendetta dopo la morte del marito e del figlio in un attacco terroristico, tema questo molto attuale. “C‘è tutta la forza di una donna nel mio personaggio, francamente non ero sicura di potercela fare. Ma Fatih mi ha sempre tenuto per mano e mi ha aiutato molto a calarmi nel ruolo”, ci fa notare la biondissima Diane Kruger.

Sotto i riflettori anche Joaquin Phoenix premiato come miglior attore in “You were never really here”, pellicola di Lynne Ramsay, thriller psicologico, dove dominano violenza e azione. Un ruolo non facile per l’attore americano nella parte di un folle pedofilo veterano di guerra.

Altro vincitore, suo il Premio della Giuria, è stato Loveless del russo Andrej Zvyaginstev, mentre la miglior sceneggiatura ha visto, ex equo, “L’uccisione del cervo sacro” di Yorgos Lanthimos, e la pellicola di Ramsay.

Dai vincitori ai vinti. Grandi perdenti di questa edizione di Cannes, sono stati invece i due film prodotti da Netflix, tanto criticati da Almodovar. Per Okjya e The Meyerowitz stories, nessun riconoscimento.

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