“West Side Story” sbarca nel tempio della musica classica Il capolavoro di Bernstein è stato fortissimamente voluto da Cecilia Bartoli proprio per questo 2016, l’anno che il mondo della cultura dedic
“West Side Story” sbarca nel tempio della musica classica
Il capolavoro di Bernstein è stato fortissimamente voluto da Cecilia Bartoli proprio per questo 2016, l’anno che il mondo della cultura dedica a Shakespeare. La scelta di un “Romeo e Giulietta” dei nostri giorni non poteva essere migliore.
Nella fossa la dinamica orchestra Simón Bolívar, diretta dal carismatico Gustavo Dudamel che spiega: “Questa musica ha tanto di quel ritmo… è così ‘saporita’, ricca di condimento ritmico, melodico, latino, americano… un meraviglioso mix, che la rende una ricetta perfetta per questa orchestra. È musica che ci scorre davvero nel sangue quella di Bernstein!”
In questo spettacolo, di cui “Musica” ha filmato la prova generale, Cecilia Bartoli incarna una Maria adulta che ricorda la tragedia vissuta in gioventù, mentre in scena incrocia di continuo una Maria giovane, che recita e balla.
“Maria è un ruolo che mi ha sempre affascinato – racconta l’artista – prima di tutto perché musicalmente è straordinario, e poi la personalità! Maria, come dice proprio la stessa canzone – e Cecilia intona: “I feel pretty, oh so pretty, I feel pretty and witty and bright” -, quindi è spiritosa, ingenua, certamente, però anche appassionata, comunque una donna latina, quindi tutto ciò rientra molto anche nel mio temperamento italiano, di romana!”
“Cecilia è un’artista meravigliosa – commenta Dudamel – è un tale onore per noi lavorare con lei, una persona dallo spirito infinito.”
Happy faces after the premiere #WhitsunFestival
PhilipWmMcKinley <a href="https://twitter.com/ceciliabartoli">
CeciliaBartoliGustavoDudamel</a> <a href="https://t.co/Zz6VHZWJs6">pic.twitter.com/Zz6VHZWJs6</a></p>— Salzburg Festival (
SbgFestival) 15 mai 2016
Alla regia è stato chiamato da Broadway un pezzo da novanta, Philip Wm. McKinley che afferma: “Quest’opera punta il dito contro i pregiudizi, la ristrettezza di idee, la questione, oggi, dei rifugiati, ma allora c’erano i Portoricani che arrivavano a New York e la città non li voleva; sono gli stessi temi, e l’opera è ancora di estrema attualità, quasi sessant’anni dopo.”
“Il Maestro Dudamel, commenta entusiasta Cecilia, è un artista talmente straordinario, con una passione… Per lui il dirigere è necessario, si vede proprio da ogni sguardo, da ogni movimento, è la sua vita. Poter condividere questo momento musicale con lui è una grande fortuna. E ciò che ci accomuna è la latinità, il temperamento, il fuoco, la passione, e anche una certa dose di allegria, di vivacità, necessaria per la vita.”
“West Side Story”, al Festival di Salisburgo, il 20, 21, 23, 25, 27 e 29 agosto.