Quali sono i film in pole position agli Oscar?

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Di Paolo Alberto Valenti
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Paolo Alberto Valenti, euronews: Benvenuti al nostro appuntamento con gli Oscar. La corsa agli Oscar è agli sgoccioli, ma quali sono i film in pole

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Paolo Alberto Valenti, euronews:

Benvenuti al nostro appuntamento con gli Oscar. La corsa agli Oscar è agli sgoccioli, ma quali sono i film in pole position? “Il Caso Spotlight” del regista Tom McCarthy, ha 6 nomination tra cui quelle per il Miglior film e la Miglior regia. All’alba del secolo il quotidiano statunitense “The Boston Globe” ha dato una una lezione magistrale di giornalismo d’inchiesta smascherando gli abusi dei preti pedofili nella diocesi di Boston.

Lo scandalo metterà sotto scacco tutta la Chiesa Cattolica degli Stati Uniti eppure il film non fa di questi giornalisti degli eroi, anzi qualcuno di loro sapeva ma aveva taciuto. McCarthy firma sicuramente un buon film ma lo ha costruito con la soluzione piu’ semplice: una denuncia inorridita, che tratta l’abominio non per quello che è ma sostanzialmente contro gli uomini di chiesa che se ne sono macchiati e, certo, contro la spaventosa omertà che per decenni ha dominato la borghese e cattolica Boston.

Hollywood usa con abilità il moralismo e lo fa anche contro Wall Strett. Dallo scandalo della pedofilia passiamo a quello del film “La grande scommessa”, dedicato al cinismo criminale dell’alta finanza a stelle e strisce che corre con cinque candidature agli Oscar forte di un cast in cui spiccano Brad Pitt, Christian Bale, Ryan Gosling, Steve Carell.

Approfittando di un sistema bancario cieco e connivente, del silenzio dei media e del governo quattro outsider prevedono il crack della mega bolla finanzia del mercato immobiliare statunitense. Qualche anno dopo i suoi effetti disastrosi si sarebbero tradotti in milioni di persone gettate sul lastrico.

Verboso e nevrotico, anche difficile da seguire, il film di Adam McKay è peraltro disseminato di momenti di autoderisione per esempio con le spiegazioni finaziarie piu’ tecniche messe in bocca a Margot Robbie o Selena Gomez in un contesto lussuoso e kitsch!

Le belle inquadrature con le quali Steven Spielberg ha girato “Il ponte delle spie” non salvano dalla banalità questa pellicola candidata a 6 Oscar. Anche Tom Hanks non entusiasma nei panni del protagonista, un avvocato di Brooklyn che deve negoziare per la CIA il rilascio del pilota di un aereo spia americano abbattuto sui cieli dell’Unione Sovietica.

A Berlino il ponte delle spie era quello oggi noto come il ponte di Glienicke. Era il punto in cui all’epoca della guerra fredda si effettuavano gli scambi di prigionieri fra la CIA e il KGB. Accattivante ma senza sorprese questo ritratto di un’America in preda all’isterismo della caccia alle streghe resta sostanzialmente un esercizio accademico.

“Mad Max : Fury Road”, cioè il ritorno alla regia di George Miller col sequel della saga di Mad Max, non è un tipico film da Oscar eppure avanza con 10 nomination forte di uno straordinario successo di critica e pubblico.

Un misticismo da kamikaze, i souvenir dell’ arianesimo e del Walhalla, il folklore heavy metal sono fra gli elementi forti della rutilante messainscena firmata da Miller mentre una battaglia permanente si consuma nel deserto che ha divorato la Terra dopo l’apocalisse. Un film che assomiglia ad un fuoco d’artificio permanente.

Paolo A. Valenti, euronews:
La corsa agli Oscar domina ogni anno la ribalta dello star system. Seguite su Euronews tutte le fasi della competizione e i film favoriti con i nostri magazine e sul nostro sito web.

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