Nel 2005, il mercato immobiliare americano era florido e chi si presentava nelle banche per scommettere contro l’andamento del trend veniva preso in
Nel 2005, il mercato immobiliare americano era florido e chi si presentava nelle banche per scommettere contro l’andamento del trend veniva preso in giro. Eppure qualcuno aveva visto l’annuncio di una crescente instabilità del sistema anche per le frodi in corso. Il film “The Big Short” (“La grande scommessa”, letteralmente: “il grande scoperto”) racconta la scoperta della gigantesca “bolla” cresciuta in seno al mercato immobiliare statunitense e destinata a generare effetti disastrosi. Nel cast figurano Christian Bale, Brad Pitt, Steve Carell fra gli altri. Alla regia Adam Mckay.
Il film si fonda su un libro di Michael Lewis sulla grande frode cioè uno dei maggiori cronisti finanziari d’America, oltre che sul potente ritratto dei personaggi, star che hanno saputo calarsi in una serie di protagonisti eccentrici.
Peraltro il film dimostra che nulla è cambiato dopo il crack, tutto prosegue amabilmente con le stesse dinamiche di prima. La farsa è sempre in corso e gli autori dei crimini finanziari che hanno generato, soltanto negli Stati Uniti, milioni di disoccupati, distrutto intere famiglia e indotto al suicidio molti piccoli azionisti sono tranquillamente in libertà.