"Maria Stuarda" di Donizetti: due regine dell'opera conquistano Londra

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Di Euronews
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Maria Stuarda di Donizetti, capolavoro del Bel Canto, è famosa anche per lo scontro leggendario in cui la regina cattolica così apostrofa la sovrana inglese: ‘Figlia impura di Bolena… meretrice indegna, oscena’.

Ad incarnare le due temibili sovrane, due altrettante regine del palcoscenico: Joyce DiDonato e Carmen Giannattasio, di recente in scena alla Royal Opera House al Covent Garden di Londra e intervistate al cospetto delle due sovrane

“Quel che è eccezionale, e ogni volta che mi cimento la trovo incredibile, è la scena dello scontro fra le due. Non esiste nulla di simile nella storia dell’opera.” dice Joyce DiDonato che interpreta Maria Stuarda.

“Come mi piacerebbe tornare indietro nel tempo e vedere se Donizetti abbia pensato: ‘uhm, questa sì che piacerà!” Ha corso pure un enorme rischio scrivendo questa scena e queste parole.” ci spiega Joyce.

“Donizetti scriveva pensando essenzialmente ai cattolici e all’Italia, per cui sapeva che Maria sarebbe stata in qualche modo preferita. Queste due donne sfrenatamente potenti, forti e fragili insieme, sono entrambe arroccate nella loro verità. Per Maria è la verità del Cattolicesimo, la convinzione che Elisabetta non sia la legittima erede al trono, la consapevolezza della propria dignità e del proprio essere donna.” continua la mezzo-soprano americana, Joyce DiDonato.

“Ovviamente questo è il punto di vista di Maria, quello cattolico. Maria diventa l’eroina, la vittima immolata sull’altare della politica, ma Maria storicamente non era proprio un angioletto.” controbatte la soprano Carmen Giannattasio che interpreta la Regina Elisabetta I.

“Come? — rimbecca la sua rivale sul palcoscenico — Era solo un po’ complicata!”

“Era un po’ complicata… qualche amante, qualche omicidio… non s‘è fatta mancare nulla!”, ammicca Carmen.

“Quello che è più frustrante per Elisabetta, essendo una donna di potere, è che è una regina, può avere tutto, ha tutto, ma non riesce ad avere l’amore di quell’unico uomo che desidera, e per questo c‘è anche una scena di… come dire, seduzione? Io direi quasi un tentativo di stupro.” dice il soprano, che rivela: “Io mi sento molto attrice… Del resto, quando è stata creata con Monteverdi, l’opera era ‘recitar, cantando’, quindi prima recitare, poi cantare!”

“Questo è probabilmente il ruolo più impegnativo del mio repertorio, conclude Joyce DiDonato. Impegnativo vocalmente, di sicuro anche dal punto di vista drammatico ed emotivo. Devo mettere tutta me stessa in questo personaggio perché prenda vita come voglio io.”

“Maria Stuarda”, di Donizetti, alla Royal Opera House Covent Garden, a Londra, ha inaugurato “Suona Italiano”, il più grande festival di musica italiana – classica, jazz e folk, che quest’anno arriva in Gran Bretagna e durerà sino a dicembre. Il Festival coincide con il semestre di Presidenza dell’Unione Europea dell’Italia.

Uno speciale ringraziamento va alla National Portrait Gallery di Londra per aver messo a disposizione uno spazio eccezionale per l’intervista a Joyce DiDonato e Carmen Giannattasio.

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