Comincia da Londra l'anno wagneriano

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Il 2013 sarà l’anno di Wagner ma già in autunno la Royal Opera House di Londra ha messo in scena l’intera tetralogia, il Ring. A dirigere magistralmente l’orchestra il Maestro Antonio Pappano.

Tra i personaggi principali Wotan, genialmente interpretato dal basso baritono Bryn Terfel. “Wagner, ci dice, è davvero un caso a sé stante rispetto a tutti gli altri compositori. Con lui si paga un alto prezzo: vocalmente, mentalmente, fisicamente. Eppure, alla fine, hai l’impressione di aver compiuto un’impresa.”

“Gli ingredienti dell’opera ci sono tutti, racconta entusiasta Pappano: amore, odio, politica, violenza, famiglia, senso del dovere, ma c‘è ancora di più, con Wagner si scende nell’intimo… l’ego… Come l’ego viene preso di mira… e come reagisce in questi frangenti? Si sgretola? crolla? si risolleva? Nel Ring c‘è tutto questo, e vederlo sulla scena fa paura.”

“Ho una particolare predilezione per il terzo atto della Valchiria, confessa il cantante gallese. A quel punto si è nella quinta ora di spettacolo, vocalmente, mentalmente, fisicamente puoi solo affidarti agli dèi… Dal punto di vista emotivo è molto provante perché stai per abbandonare tua figlia per non rivederla mai più… Ho tre figli maschi a casa, e nessuna femmina – dice con leggero rimpianto – ma posso benissimo immaginare la sofferenza e il turbamento di un padre in questo momento dell’opera.”

“Il tedesco, continua Terfel, è una lingua che fa strani scherzi: der, die, das, doch, denn, per cui non si finisce mai di studiare: tutte le sere, religiosamente, devi rimetterti sugli spartiti.”

“Con la musica di Wagner, spiega invece Sir Tony, sei perennemente nella fluidità, non puoi passare direttamente dalla quarta alla prima, per così dire; è musica in movimento, che va sempre più veloce o sempre più piano, e la tensione cresce o viene lentamente meno – teatralmente funziona, e ha un suo impatto, psicologicamente. Anche nel rapporto col pubblico Wagner è rivoluzionario. Era deciso a cambiare il pubblico… a ‘purificarlo’ in un certo senso… a informarlo, a scuoterlo, a choccarlo, a entrargli dentro e non lasciarlo più.
Wagner è un genio supremo, che ti mette in discussione… e che veramente ti cambia la vita.”

Nel servizio è possibile cogliere alcuni momenti de L’oro del Reno, e La Valchiria, di Richard Wagner.

Bonus interview: Antonio Pappano

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