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Usa, Trump promette agli americani un dividendo di duemila dollari tratti dai dazi

Archivio - Il presidente Donald Trump parla durante un evento sui prezzi dei farmaci nello Studio Ovale della Casa Bianca, a Washington. 6 novembre 2025
Foto d'archivio - Il presidente Donald Trump parla durante un evento sui prezzi dei farmaci nello Studio Ovale della Casa Bianca, a Washington. 6 novembre 2025 Diritti d'autore  Evan Vucci/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Evan Vucci/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di Doloresz Katanich
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il presidente Usa Donald Trump ha avanzato questa proposta, escludendo coloro che hanno i redditi più alti. La misura evidenzierebbe i benefici della sua politica dei dazi

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avanzato l’idea di versare un dividendo di duemila dollari a quasi tutti gli americani, utilizzando i proventi incassati dall’amministrazione con i dazi applicati alle principali economie mondiali. L’obiettivo è rafforzare il sostegno dell’opinione pubblica, mentre resta incerto se la Corte Suprema limiterà il suo uso dei dazi.

Domenica Trump ha scritto sui social: "Chi è contro i dazi è un pazzo!", aggiungendo che il Paese "sta incassando migliaia di miliardi di dollari e presto inizierà a ridurre il nostro enorme debito, 37 mila miliardi".

Ha anche promesso "un dividendo di almeno duemila dollari a persona (esclusi i redditi alti!) sarà pagato a tutti". L’importo equivale a circa 1.729 euro.

L’amministrazione non ha ancora chiarito come verrebbero distribuiti i pagamenti.

Dopo il post di Trump, il segretario al Tesoro Scott Bessent ha indicato in un’intervista a This Week di ABC News che l’amministrazione stava valutando tagli fiscali. Ha però aggiunto di non aver parlato con Trump del dividendo proposto.

"Il dividendo da duemila dollari può arrivare in molte forme, in molti modi", ha detto Bessent, ipotizzando misure come l’eliminazione delle tasse su mance, straordinari o Social Security, o persino l’introduzione della deducibilità degli interessi sui prestiti auto.

Con circa 340 milioni di cittadini negli Stati Uniti, e circa il 19 per cento che vive in famiglie ad alto reddito secondo il Pew research center, circa quattro quinti degli americani potrebbero avere diritto al dividendo proposto.

Il piano costerebbe al bilancio federale, che deve ancora essere promulgato, centinaia di miliardi di dollari nel 2026.

Il US Committee for a responsible federal budget ha riferito che i dazi riscossi nell’anno fiscale 2025 sono stati circa 168,63 miliardi di euro, con un aumento di 102 miliardi di euro, pari a circa il 150 per cento in più rispetto all’anno precedente.

Il bilancio degli Stati Uniti è ulteriormente gravato dal costo del servizio del debito pubblico, che supera il 122 per cento del Pil, pari a 32,5 mila miliardi di euro.

L’annuncio di Trump arriva dopo una settimana turbolenta per i suoi piani sui dazi. La scorsa settimana la Corte Suprema ha espresso dubbi sulla sua autorità di imporre dazi reciproci ricorrendo ai poteri d’emergenza, dopo precedenti decisioni di tribunali inferiori secondo cui avrebbe ecceduto i suoi poteri.

Trump ha affermato che annullare i dazi sarebbe un "disastro" per il Paese, osservando che gran parte delle entrate verrebbe usata per ridurre il debito nazionale. Ha giustificato le misure dichiarando i cronici deficit commerciali degli Stati Uniti un’emergenza nazionale.

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