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La Fed taglia i tassi per sostenere economia e lavoro, ma Powell frena su ulteriori riduzioni

Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell parla in conferenza stampa dopo la riunione del Federal Open Market Committee. Washington. 29 ottobre 2025.
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell parla in conferenza stampa dopo la riunione del Federal Open Market Committee. Washington. 29 ottobre 2025. Diritti d'autore  AP/Manuel Balce Ceneta
Diritti d'autore AP/Manuel Balce Ceneta
Di AP with Euronews
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La Fed abbassa il tasso di riferimento al 3,75-4 per cento per stimolare crescita e occupazione, ma Powell avverte: ulteriori tagli non sono scontati, complici lo shutdown e le divisioni interne

La Federal Reserve ha deciso mercoledì di tagliare il suo tasso di interesse di riferimento per la seconda volta quest’anno, nel tentativo di sostenere la crescita economica e le assunzioni, nonostante l’inflazione resti elevata.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha però avvertito che ulteriori riduzioni dei tassi non sono garantite, citando l’interruzione delle relazioni economiche dovuta allo shutdown del governo e le forti divisioni tra i 19 funzionari della banca centrale coinvolti nelle delibere sui tassi.

Parlando ai giornalisti, Powell ha dichiarato che esistono "opinioni fortemente divergenti su come procedere a dicembre" e che un’ulteriore riduzione del tasso di riferimento non è "una conclusione scontata".

Il taglio dei tassi

Il taglio di un quarto di punto porta il tasso di riferimento della Fed a un intervallo compreso tra 3,75 per cento e 4 per cento. La banca centrale aveva portato il tasso al 5,3 per cento nel 2023 e nel 2024 per contenere il più grande picco di inflazione in quattro decenni, prima di attuare tre tagli lo scorso anno. Questa riduzione potrebbe ridurre nel tempo i costi di prestito per mutui, prestiti auto, carte di credito e prestiti alle imprese.

Il contesto resta però complesso: le assunzioni faticano a crescere e l’inflazione rimane sopra l’obiettivo del 2 per cento della Fed. A complicare il quadro, lo shutdown governativo ha sospeso la pubblicazione dei principali dati economici, come rapporti mensili su occupazione, inflazione e spesa dei consumatori.

Possibile nuovo taglio a dicembre

I mercati avevano in gran parte previsto un ulteriore taglio a dicembre, ma i commenti di Powell hanno frenato le attese. L’S&P 500 ha chiuso quasi invariato, mentre il Dow Jones ha segnato un leggero calo.

Secondo Gennadiy Goldberg, responsabile della strategia sui tassi USA di TD Securities, "Powell ha gettato acqua fredda sull’idea che la Fed avesse il pilota automatico per un taglio a dicembre".

Inflazione e mercato del lavoro

Powell ha comunque sottolineato che la minaccia dell’inflazione sembra attenuarsi: esclusi gli effetti dei dazi del presidente Donald Trump, "l’inflazione non è così lontana dal nostro obiettivo del 2 per cento". Alcuni settori, come affitti e assicurazioni auto, mostrano segnali di rallentamento dei prezzi.

Al contempo, una possibile ripresa economica potrebbe sostenere la crescita dei posti di lavoro nei prossimi mesi, riducendo la necessità di ulteriori tagli.

Dissenso interno

Mercoledì due dei 12 funzionari votanti sulle decisioni della Fed hanno dissentito. Jeffrey Schmid (Federal Reserve Bank di Kansas City) ha votato contro il taglio, temendo che l’inflazione resti troppo alta, mentre il governatore Stephen Miran ha sostenuto un taglio più consistente di mezzo punto.

Trump ha ribadito le critiche a Powell, sostenendo che la riduzione dei tassi non procede abbastanza velocemente.

Lo shutdown e la disponibilità dei dati

Lo shutdown ha reso più difficile monitorare l’economia. Il rapporto sull’occupazione di settembre, previsto tre settimane fa, non è ancora stato pubblicato, e i dati sulle assunzioni di ottobre potrebbero subire ritardi.

Nei tre mesi precedenti allo shutdown, le assunzioni erano cresciute in media di appena 29.000 unità al mese, con il tasso di disoccupazione salito al 4,3 per cento ad agosto dal 4,2 per cento di luglio.

Powell ha dichiarato che la Fed osserva con attenzione gli annunci di licenziamenti di grandi aziende, come UPS, Amazon e Target, che potrebbero influenzare il mercato del lavoro e la futura politica sui tassi.

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