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Regno Unito, più giorni in ufficio: aziende irrigidiscono regole su telelavoro

Lavoratori camminano sul London Bridge verso il distretto finanziario della City di Londra durante la mattinata, a Londra. 24. Gennaio 2022.
Lavoratori camminano sul London Bridge verso il distretto finanziario della City di Londra durante la mattinata, a Londra. 24. Gennaio 2022. Diritti d'autore  AP/Matt Dunham
Diritti d'autore AP/Matt Dunham
Di Servet Yanatma
Pubblicato il
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Il lavoro ibrido cresce nel Regno Unito. ma due o tre giorni in ufficio sono la norma e regole per i dipendenti si sono fatte più rigide

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Il telelavoro ha visto un forte aumento durante la pandemia di Covid-19, soprattutto in Europa. Con l’allentamento delle restrizioni, molti lavoratori hanno progressivamente fatto ritorno in ufficio, ma il lavoro ibrido è diventato la modalità prevalente per molte aziende.

Secondo l’Ufficio nazionale di Statistica del Regno Unito (Ons), nel primo trimestre del 2025 il 28 per cento del personale britannico lavorava in modalità ibrida, rispetto al 10 per cento dello stesso periodo del 2021. Tra i lavoratori a tempo pieno, la quota sale al 34 per cento.

Nonostante il diffondersi del lavoro ibrido, tuttavia, il numero di giorni richiesti in ufficio dai datori di lavoro è aumentato. Secondo i dati della piattaforma Indeed, due o tre giorni in ufficio alla settimana sono ormai la norma nel Regno Unito.

Fino ad agosto 2025, l’85 per cento degli annunci indicava almeno due giorni in ufficio, rispetto al 65 per cento nel 2022.

Regno Unito, aumentano i giorni di presenza richiesti in ufficio

Tra il 2022 e il 2025 si osservano variazioni significative nel numero di giorni richiesti in ufficio per i ruoli ibridi. Gli annunci che richiedevano un solo giorno in ufficio sono passati dal 35 per cento al 15 per cento nel 2025, quelli che richiedevano due giorni dal 48 al 56 per cento, mentre tre giorni sono saliti dal 16 al 25 per cento. Il requisito di quattro giorni in ufficio è aumentato dal 1 al 4 per cento nello stesso periodo.

Jack Kennedy, economista senior di Indeed, spiega che i datori di lavoro stanno rendendo più rigidi gli accordi ibridi, richiedendo maggiore presenza in ufficio per stimolare la collaborazione e migliorare la produttività.

Due giorni in ufficio restano il modello più comune e due e tre giorni insieme costituiscono l’81 per cento dei ruoli ibridi.

Il lavoro ibrido varia a seconda del settore

Il numero di giorni in ufficio varia notevolmente in base alla professione. Tra i settori con maggiore presenza richiesta ci sono la contabilità (2,4 giorni in media), le risorse umane (2,3) e i ruoli in infrastrutture, operazioni e supporto IT (2,3).

Nel settore dello sviluppo software, quasi la metà dei ruoli (48 per cento) è ibrida o a distanza, la quota più alta tra le professioni monitorate. Tuttavia, questi lavori richiedono in media 2,3 giorni in ufficio, con un aumento di 0,6 giorni rispetto a due anni fa. Kennedy sottolinea che questo incremento può riflettere la volontà dei datori di lavoro di promuovere la collaborazione di persona o di esercitare maggiore controllo in un mercato del lavoro poco dinamico.

Al contrario, le scienze sociali e l’architettura richiedono in media solo 1,6 giorni in ufficio, tra i valori più bassi tra le professioni monitorate.

La percentuale di annunci che menzionano il lavoro a distanza o ibrido è rimasta stabile intorno al 15 per cento, vicino ai massimi storici. Il dato differisce da quello dell’Ons perché misura gli annunci di lavoro, non la forza lavoro effettiva.

Secondo Kennedy, le politiche aziendali variano e il mercato influenza la presenza in ufficio. Con il mercato del lavoro debole, alcuni datori di lavoro sfruttano la situazione per aumentare i giorni richiesti in ufficio, cercando di rafforzare la produttività e il controllo dei team.

Infine, il Global Survey of Working Arrangements indica che il Regno Unito ha il più alto tasso di lavoro a distanza tra i 18 Paesi europei, con una media di 1,8 giorni settimanali da casa, collocandosi al secondo posto su 40 nazioni a livello globale.

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