La nuova Ferrari 849 Testarossa ibrida plug-in, presentata a Milano, unisce tradizione e innovazione con 1.050 cavalli e un design che richiama gli anni ’80. Sarà disponibile dal 2026 in versione coupé e spider
È stata presentata a Milano la nuova Ferrari 849, erede della SF90. Nuovo design e prestazioni estreme per un modello storico capace di raggiungere i 100 km/h in appena 2,25 secondi.
Testarossa 849, “La Ferrari più potente di sempre”
Il Cavallino Rampante punta in alto e lo fa nel rispetto dell’eredità della SF90 Stradale, combinando tecnologia e innovazione. Enrico Galliera, direttore commerciale e marketing di Maranello, la definisce “la Ferrari più potente di sempre”: un connubio perfetto tra passato e futuro.
Icona indiscussa degli anni ’80, la Testarossa resta tra i simboli più rappresentativi dell’eccellenza Made in Italy. Modelli come la 500 TR e la 250 Testarossa hanno segnato la storia dei circuiti, entrando di diritto nella “Hall of Fame” delle auto da corsa.
La nuova supercar sarà disponibile in due versioni: coupé e spider. La coupé debutterà nel primo trimestre del 2026, con un prezzo base di 460mila euro; la spider arriverà nella seconda metà dell’anno, con un listino che parte da 500mila euro.
Turbo più grande mai installato su una Ferrari
Il motore PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicle) abbina un V8 biturbo a tre unità elettriche, per una potenza complessiva di 1.050 cavalli: 50 in più rispetto alla SF90 Stradale.
Il vero fiore all’occhiello è proprio il turbo, di dimensioni maggiori, affiancato a un cambio F1 a doppia frizione e otto rapporti.
Il design, firmato dal team guidato da Flavio Manzoni, segna invece la nuova cifra stilistica Ferrari. La coda sdoppiata sul retro e il frontale con innesti in nero che richiamano volutamente le linee degli anni ’80.
La battaglia sul marchio, Corte Ue tutela la “Testarossa”
Il lancio della 849 è reso ancora più significativo dalla recente vittoria legale di Maranello per la tutela del marchio “Testarossa”.
La vicenda inizia nel 2015, quando l’imprenditore tedesco Kurt Hesse chiede l’annullamento della registrazione del marchio a livello internazionale, sostenendo che la produzione del modello fosse interrotta da cinque anni. L’Euipo (Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale) accolse la richiesta, ma la decisione è stata poi ribaltata dalla Corte di Giustizia europea il 2 luglio 2025, dopo il ricorso presentato da Ferrari nel 2017.
Secondo i giudici europei, l’uso effettivo del marchio non si limita alla produzione attiva: contano anche la vendita di auto usate, i ricambi originali e tutte le iniziative che contribuiscono alla valorizzazione delle Ferrari storiche.