Nonostante un inizio d’anno positivo per gli indici europei, la storia dei mercati avverte: agosto è tradizionalmente il mese più debole per le Borse del continente
I titoli azionari europei sono entrati in quello che, storicamente, è il periodo più difficile dell’anno: agosto e settembre sono noti per offrire i rendimenti più deboli nei mercati del Continente.
Dopo un solido primo semestre nel 2025 e un luglio leggermente positivo, la storia suggerisce che lo slancio estivo delle azioni europee tenda a perdere vigore con l’arrivo di agosto.
Questo mese è tradizionalmente caratterizzato da volumi di scambio più bassi, da una maggiore sensibilità agli sviluppi economici e geopolitici e da un costante aumento della volatilità.
Agosto: il mese più debole per gli indici europei
L’analisi degli ultimi trent’anni mostra una chiara tendenza alla flessione nel mese di agosto.
L’EURO STOXX 50, indice di riferimento delle blue-chip europee, ha registrato in media un calo dell’1,66% ad agosto, il peggior dato dell’anno. Solo nel 43% dei casi il mese si è chiuso in territorio positivo. Anche lo STOXX Europe 600 racconta una storia simile: in 24 anni, la performance media è stata del -0,7%, con lo stesso tasso di vincita del 43%.
Il peggior agosto per l’EURO STOXX 50 è stato nel 1998, con un crollo del 14,4%, seguito da un calo del 13,79% nel 2001.
Gli indici nazionali seguono la stessa tendenza
Anche gli indici nazionali riflettono questa debolezza stagionale. In Germania, il DAX ha registrato ad agosto un calo medio del 2,2%, chiudendo in rialzo solo nel 47% dei casi. In Francia, il CAC 40 ha perso in media l’1,47%, con un tasso di vincita del 37%, appena superiore al -1,49% di settembre. Il FTSE MIB italiano e l’IBEX 35 spagnolo registrano perdite medie rispettivamente dello 0,7% e dello 0,9%.
Titoli tedeschi: agosto è il punto più basso dell’anno
Diversi titoli blue-chip tedeschi mostrano una sistematica debolezza ad agosto, che per alcuni rappresenta il mese peggiore dell’anno sia in termini di rendimento che di probabilità di chiusura positiva.
Secondo i dati di TradingView, tra i titoli più colpiti figurano: Thyssenkrupp AG: calo medio del 4,6%, con un tasso di vincita del 30% (solo 9 mesi positivi su 30). BMW AG: -4,1% in media, con un tasso di guadagno del 37%. Volkswagen AG: -3,3% in media, con solo il 27% di chiusure positive. Deutsche Bank AG: -3,47%, con tasso di vincita del 30%. E.ON SE e Siemens AG: entrambi con cali vicini al 2%, e tassi di vincita rispettivamente del 37% e del 40%. Deutsche Börse AG: -1,72% ad agosto (48% di chiusure positive). Beiersdorf AG: -1,66%, con un tasso di vincita del 39%.
Conclusione: agosto resta un mese da affrontare con cautela
Nonostante le buone performance da inizio anno – con l’EURO STOXX 50 in rialzo dell’8% e lo STOXX 600 del 7% – il mese di agosto continua a rappresentare un punto debole stagionale per i mercati europei.
Il rimbalzo dei mesi precedenti è stato sostenuto dalla ripresa successiva al calo di aprile, innescato dalle tensioni sulle tariffe doganali. Tuttavia, la stagionalità di agosto resta evidente, soprattutto per i titoli tedeschi, spesso più vulnerabili rispetto agli omologhi europei.
Dagli indici generali alle singole blue-chip, agosto mostra un andamento coerente: rendimenti più bassi, minore liquidità e una maggiore esposizione alle notizie negative.
Sebbene nessuna tendenza storica possa garantire il futuro, molti indicatori suggeriscono che agosto rimane, per gli investitori europei, il mese più complesso dell’anno.