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Tesla perde fedeltà tra i clienti: le cause principali tra sostegno a Trump e meno innovazione

Elon Musk sul palco mentre il candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump parla durante un comizio elettorale al Butler Farm Show, 5 ottobre 2024, a Butler, Usa
Elon Musk sul palco mentre il candidato repubblicano alla presidenza Donald Trump parla durante un comizio elettorale al Butler Farm Show, 5 ottobre 2024, a Butler, Usa Diritti d'autore  Evan Vucci/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Euronews
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La lealtà dei clienti Tesla ha subito un crollo senza precedenti, passando dal 73% nel giugno 2024 al 49,9% nel marzo 2025, secondo S&P. Il sostegno politico di Elon Musk a Donald Trump e il rallentamento nell’innovazione accessibile sono tra le cause principali. Le vendite calano in Usa ed Ue

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La fedeltà dei clienti nei confronti di Tesla ha raggiunto un picco nel giugno 2024: il 73 per cento dei proprietari che ha acquistato una nuova auto ha scelto di restare con il marchio.

Ma dopo che Elon Musk ha espresso il proprio sostegno a Donald Trump in seguito all’attentato in Pennsylvania nel luglio 2024, il tasso ha iniziato a calare drasticamente, toccando un minimo del 49,9 per cento a marzo 2025 – al di sotto della media del mercato. Nonostante una parziale ripresa a maggio, con un 57,4 per cento, Tesla è oggi in diretta concorrenza con marchi come Toyota e si colloca dietro a Chevrolet e Ford.

Secondo quanto riportato da Reuters, gli analisti ritengono che il tempismo con cui Musk ha deciso di esporsi politicamente sia stato "disastroso" per Tesla, soprattutto in un momento di forte pressione competitiva da parte delle case automobilistiche cinesi e di altri grandi marchi. Per S&P Global, il crollo della fedeltà dei clienti è senza precedenti nel settore. “Non ho mai visto un declino così rapido da un picco a un minimo”, ha dichiarato l’analista Tom Libby. Tesla e Musk, contattati da Reuters, hanno rifiutato di commentare i dati.

Perché i clienti non scelgono più Tesla

Diversi analisti attribuiscono la perdita di fedeltà al sostegno pubblico di Musk a Trump, che avrebbe alienato una parte importante della base di clienti Tesla – in gran parte composta da consumatori ambientalisti e progressisti. Ma non è solo una questione politica. Il rallentamento nel lancio di nuovi modelli e un’innovazione concentrata quasi esclusivamente sulla guida autonoma, a scapito della produzione di veicoli elettrici più accessibili, hanno contribuito ad affievolire l’appeal del marchio.

Dal 2020, Tesla ha introdotto un solo nuovo modello: la CyberTruck, che non ha riscosso il successo sperato.

Durante una conferenza stampa ad aprile, il direttore finanziario Vaibhav Taneja ha parlato dell’“impatto degli atti vandalici e dell’ostilità ingiustificata” nei confronti dell’azienda e dei suoi dipendenti, aggiungendo che diverse settimane di fermo produttivo sono state causate dall’ammodernamento delle linee del Modello Y. Musk, nella stessa occasione, ha affermato di “non vedere un calo della domanda, se non in caso di problemi economici generali”.

Eppure, i dati di S&P raccontano un’altra storia: nei primi cinque mesi del 2025, le vendite di Tesla sono scese dell’8 per cento negli Stati Uniti e del 33 per cento in Europa, dove le posizioni politiche di Musk sembrano avere un impatto diretto sul comportamento dei consumatori.

Fedeltà in calo, concorrenza in aumento

Fino alla metà del 2024, Tesla guadagnava circa cinque nuovi clienti per ogni cliente perso. Ma da febbraio, questo rapporto è sceso sotto quota due – il livello più basso mai registrato secondo S&P. In altre parole, sempre più consumatori stanno abbandonando Tesla per passare ad altri marchi.

Tra i principali beneficiari di questo trend ci sono Rivian, Polestar, Porsche e Cadillac – tutti marchi che oggi guadagnano più clienti di quanti ne perdano a favore di Tesla.

Sebbene Tesla mantenga la leadership del mercato statunitense dei veicoli elettrici, il suo dominio si sta progressivamente indebolendo. La priorità data allo sviluppo della guida autonoma, a discapito dell’espansione della gamma di veicoli per il consumatore medio, viene indicata dagli analisti come uno dei fattori chiave. E secondo S&P, trattenere i clienti esistenti è molto più efficace e meno costoso che conquistarne di nuovi, il che rende il calo della fedeltà un segnale particolarmente preoccupante per il futuro.

Le scommesse sulla guida autonoma

Nonostante le difficoltà, alcuni investitori continuano a credere nel potenziale di Tesla, puntando proprio sulla sua leadership nella guida autonoma. I piani dell’azienda prevedono la creazione di una rete di robotaxi e la concessione in licenza della propria tecnologia ad altri produttori.

“Se riuscirà a farlo, Tesla potrebbe arrivare al punto di non dover più vendere automobili”, ha dichiarato Brian Mulberry, gestore di portafoglio presso la società di investimenti Zacks. “Potrebbe limitarsi a fornire la tecnologia e a gestire reti di trasporto intelligenti”.

A giugno Tesla ha lanciato un programma pilota ad Austin, permettendo a un gruppo selezionato di fan e influencer di testare il servizio Robotaxi. Al momento, però, il progetto non è ancora stato aperto al pubblico.

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