Borse in forte crescita, dollaro in ripresa e oro in calo dopo le dichiarazioni del presidente Usa sulla politica monetaria e commerciale
I mercati finanziari globali hanno invertito la rotta spinti dal cambio di tono del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nei confronti della Cina e della Federal Reserve. Le Borse sono rimbalzate, il dollaro si è rafforzato e l’oro ha perso terreno, segnalando un ritorno di fiducia tra gli investitori.
Parlando alla Casa Bianca, Trump ha annunciato che i dazi sulla Cina saranno "sostanzialmente ridotti", pur precisando che "non saranno pari a zero". Le sue parole hanno fatto eco a quelle del segretario al Tesoro Scott Bessent, che ha definito le attuali tariffe "non sostenibili", lasciando intendere un possibile allentamento delle tensioni commerciali tra Washington e Pechino.
In un incontro separato, Trump ha inoltre chiarito di non voler licenziare Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, nonostante le critiche mosse in passato. "Mi piacerebbe vederlo più attivo nel ridurre i tassi d’interesse", ha dichiarato. Un atteggiamento molto più conciliante rispetto a pochi giorni prima, quando lo aveva definito "Mr Too Late".
Rally azionario globale
I commenti di Trump hanno avuto un impatto immediato. I futures su Wall Street sono balzati: il Dow Jones è salito dell’1,13%, l’S&P 500 dell’1,51% e il Nasdaq del 1,76%. Anche i mercati asiatici hanno risposto positivamente: l’Hang Seng ha guadagnato il 2,4%, il Nikkei 225 l’1,91%, il Kospi l’1,54% e l’ASX 200 australiano l’1,41%.
In Europa, i mercati si sono mossi in sintonia con l’ottimismo globale: l’Euro Stoxx 50 ha aperto in rialzo dell’1,73%, il DAX tedesco del 2,49% e il FTSE 100 britannico dell’1,1%.
Dollaro in recupero, titoli di Stato più solidi
Sul fronte valutario, l’indice del dollaro Usa è risalito dell’1% a quota 99,25. L’euro, il franco svizzero e lo yen giapponese si sono indeboliti, con l’Eur/Usd sceso sotto 1,14 dopo aver toccato i massimi da novembre 2021.
Anche i Treasury hanno beneficiato del clima di maggiore fiducia. I rendimenti dei titoli decennali e trentennali sono saliti rispettivamente al 4,35% e al 4,8%. Il rendimento del biennale, sensibile ai tassi della Fed, è cresciuto di 6 punti base fino al 3,8%.
Oro in calo, Bitcoin vola
Il rinnovato appetito per il rischio ha pesato sull’oro, tradizionale bene rifugio. I futures del Comex sono crollati da 3.510 a 3.355 dollari l’oncia, mentre l’oro spot ha perso oltre il 4% dai massimi storici.
Al contrario, il Bitcoin ha registrato un’impennata del 6,25 per cento nelle ultime 24 ore, superando i 93.400 dollari (82mila euro). La criptovaluta continua a mostrare una sorprendente resilienza, restando sopra quota 84mila dollari nonostante le recenti turbolenze nei titoli tech Usa.