Qual è l'impatto del dispositivo per la ripresa e la resilienza sull'economia greca?

In collaborazione con The European Commission
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Di Fanny Gauret
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Dal progetto AntiNero per contrastare i grandi incendi boschivi agli investimenti per ristrutturare le strutture sanitarie del paese: ecco come Atene sta usando fondi e prestiti stanziati dall'Ue

A tre anni dal suo lancio il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Rrf) è stato in grado di mantenere le sue promesse? Il Dispositivo è stato creato per far ripartire le economie europee colpite dal Covid, ma anche per costruire un futuro più digitale e più verde. I pagamenti vengono sbloccati quando un paese raggiunge le tappe e gli obiettivi concordati.

In Grecia la gestione della crisi climatica è uno degli aspetti principali del piano di ripresa europeo: la scorsa estate 170.000 ettari sono stati distrutti da incendi causati da siccità e ondate di calore, con danni considerevoli, come nella foresta di Megara. "Negli ultimi cinque anni nella foresta di Megara si sono verificati grandi incendi che hanno distrutto boschi, foreste, case, aziende e bestiame", dice Jasmine Georgiou, un'addetta alla gestione dei rifiuti.

AntiNero, il progetto per limitare i grandi incendi boschivi

Per gestire gli incendi la Grecia ha lanciato il programma AntiNero, che prevede la pulizia e la manutenzione delle foreste, la piantumazione di alberi a combustione lenta e la creazione di zone di prevenzione degli incendi. "Rimuoviamo la biomassa combustibile per prevenire un incendio - dice Georgiou - ma anche per essere in grado di spegnerlo molto rapidamente in caso di incidente".

Un progetto che richiede investimenti significativi per aprire il mercato ai fornitori di servizi, assumere il personale necessario e acquistare nuove attrezzature. "Il budget del progetto supera i 400 milioni di euro - dice Giouli Vourna, project manager del Fondo di sviluppo patrimoniale della Grecia -. Si tratta del più grande intervento mai intrapreso per affrontare questo problema nel nostro Paese, grazie alle risorse garantite dal Dispositivo per la ripresa e la resilienza".

Ristrutturare le strutture sanitarie: una priorità della Grecia

I progetti finanziati dal Rrf sono stabiliti in base alle priorità di ciascun paese. La Grecia può accedere a 35,9 miliardi di euro tra sovvenzioni e prestiti. La modernizzazione delle infrastrutture pubbliche, comprese le strutture sanitarie, è un'altra delle priorità del Paese. All'ospedale Metaxa di Atene sono in corso i lavori.

"Abbiamo ristrutturato tutte le stanze dei pazienti, i servizi e le toilette - dice Sarandos Efstathopoulos, direttore dell'ospedale Metaxa -. Abbiamo aggiunto le console per la fornitura di ossigeno e un importantissimo accessorio di chiamata per il personale infermieristico. Seguirà anche una ricostruzione completa del 6° piano e del Pronto Soccorso".

Questo ospedale oncologico è il più grande dei Balcani. Ma, come molti altri in Grecia, non è mai stato ristrutturato dalla sua costruzione negli anni '60. "Questo progetto è costato circa 1 milione di euro - dice Evangelos Manolis del Fondo di sviluppo patrimoniale della Grecia -. Sicuramente l'Rrf ha contribuito molto a completare rapidamente i lavori che si stanno svolgendo negli oltre 80 ospedali che fanno parte di questo programma, in modo che i cittadini greci possano accedere a servizi medici di qualità".

Modernizzare i servizi sanitari, rinnovare le reti elettriche, investire nelle energie rinnovabili. Il 38% del piano di rilancio della Grecia dovrebbe essere dedicato agli obiettivi climatici, il 22% alla digitalizzazione e il 18% ai progetti sociali. Secondo l'economista Phoebe Koundouri, il piano di ripresa consente di creare uno spazio fiscale favorevole, ma servono più tempo e riforme significative affinché raggiunga i suoi obiettivi.

"Siamo riusciti a ottenere quasi il 50% dei pagamenti anticipati e un terzo del denaro è stato assorbito dagli investimenti. - dice Koundouri -. È un tasso di assorbimento senza precedenti per la Grecia. Ma ovviamente è necessario più tempo perché questo spazio fiscale si traduca effettivamente in progetti realizzabili. Quindi è necessario che il settore pubblico diventi davvero produttivo".

Papathanasis: "L'Rrf contribuirà a più del 60% della crescita greca nel 2024"

Dopo un decennio difficile, la Grecia sembra aprire un nuovo capitolo economico con una crescita incoraggiante, ma resta ancora molto da fare. Il piano di ripresa europeo è un'opportunità per consolidare questi progressi?  Ne parliamo con il ministro responsabile del piano di ripresa greco, Nikos Papathanasis.

"Secondo le nostre previsioni, l'Rrf contribuirà, insieme agli altri fondi europei, a più del 60% della crescita che ci aspettiamo per il 2024. Prevediamo una crescita del 2,9% della nostra economia. Mentre in Europa la media sarebbe di circa lo 0,8. Le riforme rendono la nostra economia più interessante per gli investimenti e, ovviamente, gli investimenti contribuiscono a creare nuovi posti di lavoro. Negli ultimi quattro anni abbiamo ridotto la disoccupazione dal 17,5% a meno del 10%.

A che tipo di progetti state dando la priorità?

Tutti i progetti a cui mi riferisco riguardano la sanità e la giustizia. Ad esempio, stiamo modernizzando e rinnovando gli ospedali e i centri sanitari. Allo stesso tempo, dobbiamo rendere le cose più semplici e fare in modo che la Grecia diventi un paese più favorevole agli investimenti.

Come si assicura che i soldi siano spesi bene?

C'è la revisione contabile, ci sottoponiamo a continui controlli. Questo è il modo in cui ci assicuriamo che il denaro venga speso nel modo giusto.

Qual è il suo parere sulla procedura per i governi? È difficile accedere a questi fondi?

L'Rrf è basato sulle prestazioni, non si tratta di stabilire quanto denaro si spende, ma se si realizzano le riforme e se si raggiungono tutte le tappe fondamentali. Quindi è difficile, ma è più efficace. E credo che le riforme, insieme agli investimenti, siano più utili per la società rispetto ai soli progetti.

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