Ecco come l'espansione dei Brics potrebbe scuotere l'economia mondiale

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Di Doloresz Katanich
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Sei nuovi Paesi si uniranno ai Brics per far sentire la loro presenza sulla scena economica globale, ma gli obiettivi di sostenibilità del mondo occidentale potrebbero subirne le conseguenze

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Un mix alquanto sorprendente di Paesi sta per entrare a far parte dei Brics, il raggruppamento economico composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica  -decisione presa in occasione del 15° vertice, ospitato dal Sudafrica

Nel gennaio 2024, il blocco includerà l'Argentina, l'Egitto, l'Etiopia, l'Iran, l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. 

Che cosa hanno in comune? L'unica risposta certa è che tutti e sei hanno fatto domanda di adesione.

I Brics hanno iniziato a reclutare: compresi i nuovi membri, più di 40 Paesi vogliono unirsi al blocco.

Le sanzioni contro la Russia e la Cina degli ultimi 18 mesi hanno agito da catalizzatore", ha dichiarato Christopher Weafer, amministratore delegato della società di consulenza economica Macro-Advisory Ltd: "Mosca e Pechino stanno cercando di abbassare il livello dei prezzi dei Paesi in questione e di ridurre l'eccessiva dipendenza dalle economie occidentali, essendo entrambe essenzialmente esposte a ciò che accade se vengono penalizzate".

Dal 2001, il gruppo non ha avuto un grande impatto sul commercio mondiale, ma ha creato una banca di sviluppo di proprietà comune, la New Development Bank. 

La mancanza di uno scopo visibile e di coordinamento, oltre alle differenze tangibili negli interessi politici e negli standard di produzione non hanno permesso loro di diventare un campione di peso sul palcoscenico mondiale dell'economia.

Si potrebbe sostenere che i Paesi del G7 (le sette maggiori economie avanzate in termini di Pil: Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Stati Uniti e Regno Unito) abbiano ignorato alcune delle richieste e degli interessi del gruppo. 

Tuttavia, negli ultimi tempi, la geopolitica ha iniziato ad avere un impatto maggiore sui legami economici.

La continua espansione offre ai Brics l'opportunità di avere una voce potente su questioni come la gestione del clima e il controllo dei sistemi finanziari globali.

I nuovi arrivati potrebbero vedervi un modo per diversificare le loro opportunità commerciali (ed essere meno dipendenti dai Paesi occidentali), con la promessa di condizioni commerciali preferenziali tra i membri e altri incentivi per aumentare il commercio e gli investimenti transfrontalieri.

Gli attuali membri del blocco rappresentano circa il 42% della popolazione mondiale e oltre 27.000 miliardi di dollari di prodotto interno lordo accumulato. 

Il gruppo allargato rappresenterà il 46,5% della popolazione mondiale e, utilizzando i dati del Fmi sul Pil del 2022, possiamo calcolare che rappresenterà 30,8 trilioni di dollari del Pil globale di 100 trilioni di dollari.

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The expanded BRICS and its expected GDPEuronews

Quale sarà il prossimo passo per gli obiettivi di Sviluppo sostenibile?

È certo che il nuovo raggruppamento è difficile da ignorare, poiché i suoi membri detengono il 45% della produzione mondiale di petrolio e possiedono importanti settori di minerali di ferro, carbone e bauxite, per non parlare del ruolo chiave che hanno nell'agricoltura mondiale.

Pertanto, le Nazioni sviluppate si affidano in larga misura al coordinamento su questioni come il cambiamento climatico e le questioni ambientali. 

Mentre la tecnologia, gli investimenti e il commercio saranno temi importanti sul tavolo, uno dei punti cardine della discussione tra le economie più forti e i Paesi Brics potrebbe essere quello di colmare il divario sui loro interessi nelle questioni ambientali e di stabilire le priorità.

Anche se Paesi come l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti continuano ad indicare la crescita sostenibile come una priorità, hanno bisogno di tempo per adattarsi. 

"Penso che sia importante trovare un terreno comune su come affrontare le questioni ambientali, perché in questo momento c'è un enorme abisso", dice Weafer.

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Quanto è realistica una moneta comune per i Brics?

Una delle domande che si ripropongono sui Brics è se stiano o meno lavorando ad un sistema per utilizzare una valuta comune. 

Aumentare il commercio bilaterale e trovare il modo di regolarlo in valute bilaterali è molto più probabile: al momento questo funziona solo con la Russia e la Cina, dopo che le banche centrali di questi Paesi hanno impiegato anni per creare un sistema che lo permettesse. 

Dove porterà l'ulteriore espansione del blocco?

Alla già peculiare selezione di Paesi potrebbero aggiungersi nuovi membri, come il Kazakhstan e la Thailandia, che secondo quanto riferito hanno già presentato domanda di adesione. 

Inoltre, potrebbero essere invitati ad aderire anche gruppi già esistenti, come l'Unione economica dell'Eurasia e l'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai.

I prossimi 12 mesi riveleranno di più sulle sfide e le potenzialità che i Brics porteranno sino al prossimo vertice, previsto a Kazan nell'ottobre 2024.

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