Effetto anche della Brexit, l’inflazione segna un record a febbraio, nel Regno Unito.
Effetto anche della Brexit, l’inflazione segna un record a febbraio, nel Regno Unito. L’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 2,3% su base annua, l’incremento più forte degli ultimi tre anni e mezzo, che segue l’1,8% di gennaio.
Se da un lato la caduta della sterlina aiuta le esportazioni britanniche, dall’altro provoca un aumento dei prezzi alla produzione e di quelli alimentari. Il rischio è un calo dei consumi a causa del minore potere d’cquisto delle famiglie e di conseguenza una frenata della crescita.
First annual rise in #foodprices since April 2014 https://t.co/ojxJtj1ogQ
— ONS (@ONS) 21 mars 2017
#Prices of goods leaving UK factories +3.7% y-o-y in Feb17; petroleum products +23.4% largest contributor https://t.co/x3NjYgbczX#inflationpic.twitter.com/ZmeG7dBEOQ
— James Wells (@ONS_BizPrices) 21 mars 2017
Il dato di febbraio supera le previsioni degli economisti e anche l’obiettivo del 2% fissato dalla Banca d’Inghilterra che non aumenta i tassi di interesse da un decennio. L’inflazione, in netto aumento dalla scorsa estate, dovrebbe raggiungere il 2,7% nel secondo trimestre del prossimo anno.