Che si leggano i sondaggi governativi (più focalizzati sulle grandi imprese) o quelli privati (orientati alle PMI) il risultato non cambia: la Cina
Che si leggano i sondaggi governativi (più focalizzati sulle grandi imprese) o quelli privati (orientati alle PMI) il risultato non cambia: la Cina continua a rallentare. A gennaio gli indicatori calcolati sui reparti acquisti delle aziende manufatturiere sono rimasti in territorio di contrazione.
Piagati dalla debolezza della domanda e da un sostanziale eccesso di capacità, molti settori, da quello siderurgico a quello energetico, sono in difficoltà. Nel caso dell’acciaio, affermano le agenzie ufficiali, la riduzione della produzione in piano porterà a bruciare fino a 400 mila posti di lavoro.