Petrolio, continua il trend altalenante. L'analista: probabile intervento Opec

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Di Euronews
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Dopo settimane di estrema volatilità, le quotazioni del petrolio sono tornate a salire, confermando che il mercato è ancora alla ricerca di un punto

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Dopo settimane di estrema volatilità, le quotazioni del petrolio sono tornate a salire, confermando che il mercato è ancora alla ricerca di un punto di equilibrio.

Complice il rally sulle principali piazze finanziarie, il petrolio WTI è scambiato a New York sopra i 47 dollari al barile. Oltre i 50 dollari anche il barile di Brent.

Secondo diversi analisti, l’eccesso di offerta è destinato a perdurare nei prossimi due anni.

Le quotazioni del petrolio di riferimento europeo sono scese da 118 dollari al barile nel 2012 fino a toccare la soglia dei 42 dollari alla fine dello scorso mese di agosto.

Ouahiba Kedache, euronews: “Continuiamo a parlare di petrolio con Nour Eldeen Al-Hammoury, chief market strategist presso ADS Securities.

I prezzi hanno mostrato un andamento altalenante. Vedremo presto una stabilizzazione, o il prezzo del barile precipiterà a 30 dollari, come prevede qualcuno?

Nour Eldeen Al Hammoury, ADS Securities: “Se esaminiamo la situazione attuale, dobbiamo riconoscere che, per il momento, i fondamentali non sono cambiati. Sappiamo bene che il petrolio rimarrà insostituibile almeno per i prossimi dieci anni. La domanda mondiale è forte e non si prevede un sensibile rallentamento. Perciò direi che il calo dei prezzi è destinato ad arrestarsi e le quotazioni torneranno a salire. Gli aumenti di questa settimana annunciano un probabile tentativo di stabilizzazione”.

euronews: “Ma quanto ancora potrebbero abbassarsi i prezzi?”

Nour Eldeen Al Hammoury: “Direi che non dovrebbero spostarsi troppo dalla soglia attuale. Non ci aspettiamo necessariamente un crollo più pronunciato di quello a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni”.

euronews: “Perché l’Opec si è limitata a deplorare la situazione, senza intervenire?”

Nour Eldeen Al Hammoury: “I prezzi non hanno raggiunto un livello di guardia, come sostengono invece quanti evocano una grande crisi. L’Opec finirà per trovare un accordo. Proprio negli ultimi giorni, sono circolate voci di un prossimo intervento da parte del cartello, o di una riunione straordinaria. Ma gli ultimi aumenti dei corsi del petrolio potrebbero rendere superfluo anticipare la riunione, rispetto al tradizionale appuntamento di dicembre”.

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