La limitazione dell'accesso ai social media per gli adolescenti è stato uno dei principali punti di discussione per molte famiglie in Europa. Sul tema si sono espressi anche il Parlamento europeo e il presidente francese Macron secondo cui si sta consumando una "guerra cognitiva" tra Ue e Cina
In Cina la versione di TikTok per bambini mostra esperimenti scientifici e si spegne da sola dopo 40 minuti di uso. In Europa, la stessa app offre balletti virali e contenuti spesso descritti come "brain rot".
Ora l'Europa sta reagendo.
La scorsa settimana il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una proposta che chiede di vietare i social media ai giovani di età inferiore ai 16 anni.
Il motivo? L'uso dello smartphone da parte di un minore su quattro è ormai paragonabile a una dipendenza. È colpa dei contenuti? O è colpa dei suoi design manipolatori, come lo scrolling infinito e i video in riproduzione automatica?
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sta monitorando la questione e ha dichiarato che sta osservando l'Australia, che limita piattaforme come TikTok per gli adolescenti.
Ma l'Ue limiterà le libertà online?
Lo scrolling infinito potrebbe essere vietato per evitare, secondo le parole del presidente francese Emmanaul Macron, che i giovani cadano in un "Far West digitale". Se questa è una guerra cognitiva, possiamo davvero permetterci di perdere la prossima generazione a causa di un algoritmo?