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Polonia chiude il consolato russo a Danzica dopo sabotaggi ferroviari

Radosław Sikorski
Radosław Sikorski Diritti d'autore  Kancelaria Sejmu RP
Diritti d'autore Kancelaria Sejmu RP
Di Aleksandra Galka Reczko
Pubblicato il
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Il ministro degli Esteri polacco Sikorski ha anche ricordato che nell’Ue ci sono circa 2.000 diplomatici russi, di cui fino al 40 per cento svolge mansioni incompatibili con lo status diplomatico

Il ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, ha annunciato la decisione di ritirare l’autorizzazione per il funzionamento dell’ultimo consolato russo in Polonia, situato a Danzica, come risposta agli atti di sabotaggio ferroviario recentemente avvenuti sul territorio polacco, attribuiti a servizi russi.

La notizia è stata diffusa durante un briefing con la stampa, a seguito del discorso di Sikorski al Sejm, il Parlamento polacco. Il capo della diplomazia ha precisato che la decisione sarà formalizzata alla Russia attraverso una nota ufficiale nelle prossime ore.

Sikorski ha sottolineato che la chiusura del consolato non implica la rottura delle relazioni diplomatiche con Mosca: l’ambasciata russa in Polonia continuerà a funzionare regolarmente. “Non abbiamo intenzione di rompere le relazioni diplomatiche, così come non lo fanno altri Paesi in cui si verificano atti di sabotaggio o terrorismo”, ha affermato il ministro.

La reazione della Russia

La Russia ha reagito alla chiusura del consolato. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha annunciato che Mosca ridurrà il numero di dipendenti dei servizi diplomatici e consolari polacchi in Russia come risposta alla decisione di Varsavia.

Atti di sabotaggio ferroviario e accuse alla Russia

Durante il suo discorso al Sejm, Sikorski ha definito i recenti incidenti sulle ferrovie polacche come una escalation da parte della Russia. “La GRU russa assume abitualmente subappaltatori sotto falsa bandiera per fare il suo lavoro sporco. Questa volta non si è trattato solo di un atto di distrazione, come in passato, ma di un atto di terrore di Stato”, ha dichiarato il ministro.

Sikorski ha aggiunto che la Polonia risponderà in modo appropriato, non solo diplomatico, e che ulteriori dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni. Il ministro ha annunciato che mercoledì sera parlerà con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, e giovedì informerà i ministri degli Esteri dell’Ue sui dettagli degli incidenti ferroviari.

Limitazioni ai diplomatici russi nell'Ue

Il ministro polacco ha inoltre anticipato che Varsavia incoraggerà gli alleati a limitare la libertà di movimento dei diplomatici russi nell’area Schengen, per impedire loro di operare come agenti al di fuori del Paese in cui sono accreditati.

Sikorski ha ricordato che nell’Ue ci sono circa 2.000 diplomatici russi, di cui fino al 40 per cento svolge mansioni incompatibili con lo status diplomatico.

I sabotaggi sulle ferrovie polacche

Nel fine settimana si sono verificati due gravi atti di sabotaggio ferroviario: alla stazione di Mika (distretto di Garwolin, Mazowieckie) e alla stazione di Golab, vicino a Pulawy (Lubelskie).

Martedì il premier polacco Donald Tusk ha confermato che gli autori sono due cittadini ucraini legati da tempo ai servizi speciali russi. Uno era già stato condannato da un tribunale ucraino per sabotaggi, l’altro proveniva dal Donbas. Entrambi sono entrati in Polonia dalla Bielorussia nell’autunno di quest’anno e hanno lasciato il Paese attraverso il valico di frontiera di Terespol dopo aver compiuto gli atti di sabotaggio.

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