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Il Pkk annuncia il ritiro di tutte le sue forze dalla Turchia verso l'Iraq

Manifestazione curda (Immagine d'archivio)
Manifestazione curda (Immagine d'archivio) Diritti d'autore  Copyright 2009 AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Copyright 2009 AP. All rights reserved.
Di Jesús Maturana
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Il Pkk ha annunciato il ritiro di tutte le sue forze dal territorio turco, in quello che rappresenta un nuovo passo avanti nel processo di pace con Ankara. La mossa arriva dopo che il gruppo aveva annunciato di volersi sciogliere nel dicembre 2024 e porre fine alla lotta armata

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) ha confermato che sta "attuando il ritiro di tutte le sue forze all'interno della Turchia", con 25 combattenti, uomini e donne, che si trovano già nel nord dell'Iraq, dove la guerriglia ha le sue basi.

L'annuncio, riportato dai media turchi che citano fonti del Kurdistan iracheno, rappresenta un ulteriore passo avanti nel processo iniziato nel dicembre 2024, quando il Pkk ha dichiarato il suo scioglimento e la fine della sua quarantennale lotta armata contro lo Stato turco, un conflitto che ha causato circa 45mila morti.

La decisione arriva in risposta all'appello di Abdullah Öcalan, fondatore e leader del Pkk, che nel febbraio di quest'anno ha chiesto dal carcere "pace e una società democratica".

Il Pkk, che è considerato un'organizzazione terroristica dalla Turchia, dagli Stati Uniti e dall'Unione europea, ha sottolineato che la mossa è una diretta conseguenza di quanto concordato al suo 12° Congresso di maggio, che ha formalmente ratificato la fine della lotta armata. A luglio, decine di guerriglieri hanno inscenato l'impegno bruciando le armi in una cerimonia simbolica di disarmo nella provincia di Sulaimani, nel Kurdistan iracheno.

Richieste al governo di garantire reintegro nella società

Il comunicato del Pkk esorta il governo turco a promulgare "senza indugio" le leggi necessarie a garantire la reintegrazione dei suoi membri nella società turca e a consentire loro di partecipare ai processi politici e democratici del Paese.

La guerriglia avverte anche delle minacce poste dalle attuali tensioni in Medio Oriente: "I conflitti e le guerre in corso in Medio Oriente sono arrivati a minacciare seriamente il futuro della Turchia e dei curdi".

Ankara ha compiuto diversi passi in questo processo di pace, in particolare l'istituzione di una commissione parlamentare con un'ampia partecipazione dei partiti politici turchi, che ora dovrà proporre le misure legislative richieste dalla guerriglia.

Sebbene l'annuncio sia considerato storico, molti analisti lo considerano in gran parte simbolico, dato che il Pkk non dispone più di forze significative in territorio turco. Tuttavia, rappresenta un importante gesto politico in vista dell'incontro di martedì prossimo tra il presidente Recep Tayyip Erdogan e una delegazione del partito di sinistra filocurdo Dem, che ha svolto un ruolo chiave nei negoziati tra Öcalan e il governo turco.

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