Cuba sta attraversando una grave crisi energetica. La mancanza di carburante, le sanzioni statunitensi e l'invecchiamento delle centrali termoelettriche hanno lasciato milioni di cubani senza elettricità
Cuba è alle prese con un blackout che si è diffuso in tutta l'isola, una serie di interruzioni di corrente imputate dal governo di Miguel Díaz-Canel, successore dei fratelli Castro, all'invecchiamento delle infrastrutture e alla carenza di carburante nelle centrali elettriche.
Si tratta del secondo grande blackout di quest'anno, dopo i tre verificatisi alla fine del 2024.
Su X, il ministero dell'Energia e delle Miniere ha collegato il nuovo incidente a un impianto termoelettrico difettoso e ha dichiarato che si sta continuando a lavorare per ripristinare la fornitura.
Le interruzioni di corrente sono frequenti nell'arcipelago cubano, ma per brevi ore e senza interessare l'intero territorio.
All'inizio di questa settimana, un altro blackout ha colpito la metà sud-orientale di Cuba, lasciando i residenti da Las Tunas a Guantanamo senza elettricità per diverse ore.
A febbraio, il governo ha sospeso le lezioni e le attività lavorative per due giorni a causa della carenza di produzione di elettricità.
Cuba deve affrontare una grave crisi economica ed energetica. La situazione si è aggravata negli ultimi anni a causa delle sanzioni statunitensi, che cercano di fare pressione sull'isola affinché cambi il suo modello politico in un'economia di mercato.
L'isolamento economico impedisce alla nazione caraibica di disporre di valuta estera sufficiente per acquistare carburante o riparare le sue vecchie centrali termoelettriche, molte delle quali sono in funzione da più di 30 anni.