Il presidente Trump vuole utilizzare la struttura come centro di detenzione per i migranti irregolari, dichiarando che può contenere fino a 30mila persone
Martedì sera è atterrato a Cuba il primo volo militare che ha deportato migranti dagli Stati Uniti a Guantanamo Bay.
È stato l'inizio di un piano di trasferimento di migranti nella base navale statunitense sull'isola, che per decenni è stata utilizzata per detenere quanti erano accusati degli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001.
Il segretario alla Difesa statunitense, Pete Hegseth, che è stato in servizio a Guantanamo Bay quando era nell'esercito, ha definito la base un "luogo perfetto" per ospitare i migranti.
Nei giorni scorsi, altri militari sono stati dispiegati nella struttura per prepararla agli arrivi.
Attualmente sono circa 300 i militari Usa che supportano le operazioni di detenzione a Guantanamo Bay, principalmente marines del 6° reggimento, e il loro numero è destinato a fluttuare in base alle esigenze del Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, che ne è responsabile.
"Inviare gli immigrati a Guantanamo è una mossa profondamente crudele e costosa. Li taglierà fuori da avvocati, famiglia e sistemi di supporto, gettandole in un buco nero in modo che il governo degli Stati Uniti possa continuare a violare i loro diritti umani lontano dagli occhi", ha criticato Amy Fischer, direttrice per Amnesty International Usa del Programma per i diritti dei rifugiati e dei migranti
"Chiudete Gitmo ora e per sempre!", ha chiesto Fischer in un comunicato, usando la maniera colloquiale con cui negli Stati Uniti si indica la base di Guantanamo.
Da dove vengono i migranti irregolari che vivono negli Usa
Lunedì, inoltre, gli Stati Uniti hanno rimpatriato altri migranti in India e a Haiti. In precedenza erano stati organizzati sette voli analoghi verso Colombia, Ecuador, Guatemala, Honduras e Perù.
Secondo il Pew Research Centre, sono più di 725mila i cittadini indiani che vivono negli Stati Uniti senza permesso, il terzo paese per numero di presenze dopo Messico ed El Salvador.
Negli ultimi anni si è registrato anche un aumento del numero di indiani che ha tentato di entrare nel Paese lungo il confine tra Stati Uniti e Canada.
La polizia di frontiera ha arrestato più di 14mila persone di tale nazionalità nei primi nove mesi del 2024, pari al 60 per cento di tutti gli arresti lungo il confine e a più di dieci volte il numero di due anni fa.