Nel documento diffuso alla stampa viene denunciata una crescente minaccia da parte dei servizi segreti iraniani, accusati di collaborare con gruppi criminali per colpire dissidenti, giornalisti e cittadini ebrei
Gli Stati Uniti, insieme a numerosi alleati della Nato e all’Austria, accusano l’Iran di un’escalation di minacce da parte dei suoi servizi segreti, tra cui rapimenti e attentati in aumento in Europa e Nord America.
"Siamo uniti nell’opporci ai tentativi dei servizi segreti iraniani di uccidere, rapire e intimidire persone in Europa e Nord America, in palese violazione della nostra sovranità", si legge in una dichiarazione congiunta diffusa giovedì.
Secondo la nota, i servizi iraniani collaborano sempre più frequentemente con organizzazioni criminali internazionali per colpire giornalisti, dissidenti, cittadini ebrei e funzionari, attuali ed ex, nei territori occidentali.
La dichiarazione è stata firmata da Stati Uniti, Regno Unito, Francia e altri undici membri della Nato, tra cui Albania, Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Svezia.
Anche l’Austria, non appartenente all'Alleanza Atlantica ma sede dell’Osservatorio nucleare delle Nazioni Unite, ha aderito all’iniziativa.
Sebbene la dichiarazione non faccia riferimento a episodi specifici, i firmatari hanno chiesto all’Iran di "porre immediatamente fine a tali attività illegali nei [rispettivi] territori".
L'allarme pregresso di Usa e Uk su complotti di Teheran nei propri Paesi
Stati Uniti e Regno Unito avevano già lanciato l’allarme riguardo a complotti sostenuti da Teheran nei propri Paesi. Solo lo scorso mese, il Comitato di intelligence britannico ha denunciato 15 tentativi di omicidio e rapimento contro cittadini e residenti del Regno Unito tra gennaio 2022 e agosto 2023.
L’ambasciata iraniana a Londra ha respinto le accuse, definendole "infondate, politicamente motivate e ostili".
"Tali accuse non sono solo diffamatorie ma anche pericolose, alimentano inutili tensioni e minano le norme diplomatiche", ha dichiarato l'ambasciata in un comunicato.