Israele ha annunciato che a partire da domenica in alcune zone della Striscia saranno sospese le attività militare per consentire l'arrivo di aiuti umanitari. Nella notte di sabato le forze israeliane hanno abbordato la nave ong Handala con a bordo anche due italiani
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L'esercito israeliano ha dichiarato che consentirà una “pausa tattica locale nelle attività militari” in alcune zone della Striscia di Gaza per “scopi umanitari” dalle 10:00 alle 20:00, a partire da domenica.
Le pause interesseranno al-Mawasi, Deir el-Balah e Gaza City “ogni giorno fino a nuovo avviso”, ha scritto su X.
“La decisione è stata coordinata con l'Onu e le organizzazioni internazionali a seguito di discussioni sulla questione”, ha aggiunto l'Idf segnalando poi che saranno istituiti percorsi sicuri designati per consentire il passaggio sicuro dei convogli delle Nazioni Unite e delle organizzazioni umanitarie che consegnano e distribuiscono cibo e medicine alla popolazione di Gaza.
Le forze israeliane hanno poi ribadito che continuano gli sforzi militari contro "le organizzazioni terroristiche a Gaza" e che sono pronte ad ampliare la portata delle operazioni se necessario. Gli attacchi in diverse parti dell'enclave domenica mattina hanno provocato oltre 40 morti.
Aerei Giordania-Emirati sganciano 25 tonnellate di aiuti su Gaza
Fonti della Mezza Luna Rossa Palestinese hanno fatto sapere che almeno 120 camion sono entrati domenica nella Striscia.
Nel frattempo due aerei giordani e uno emiratino hanno sganciato 25 tonnellate di aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza: lo ha annunciato l'esercito giordano in un comunicato. "Domenica le Forze Armate giordane hanno effettuato tre lanci aerei sulla Striscia di Gaza con aiuti umanitari e alimentari, uno dei quali con gli Emirati Arabi Uniti", si legge nel comunicato, aggiungendo che i velivoli trasportavano 25 tonnellate di aiuti.
La dichiarazione dello sblocco degli aiuti da parte di Israele ha fatto seguito a mesi di avvertimenti da parte di esperti sull'imminente carestia.
Le critiche internazionali, anche da parte degli alleati più stretti, sono cresciute in seguito alle diverse centinaia di palestinesi uccisi nelle ultime settimane mentre cercavano di raggiungere gli aiuti.
In un post pubblicato su X, la Mezza Luna Rossa Palestinese ha fatto sapere che la situazione a Gaza è catastrofica e che almeno 127 persone sono morte dall'inizio della guerra a causa della malnutrizione, tra loro 85 erano bambini.
Israele abborda la nave di Freedom Flotilla
Sabato sera le forze israeliane hanno abbordato la nave Handala dell'ong Freedom Flotilla Coalition. L'imbarcazione con a bordo tra gli altri l'europarlamentare Emma Fourreau, la parlamentare francese Gabrielle Cathala, il giornalista e ricercatore italiano Antonio Mazzeo e l'attivista per il clima Antonio La Picirella, trasportava a bordo aiuti umanitari e medicinali per la popolazione di Gaza.
La nave, fa sapere l'ong, è stata “violentemente intercettata dall'esercito israeliano in acque internazionali a circa quaranta miglia nautiche (74 chilometri, ndr) da Gaza”. L'ong ha perso tutte le comunicazioni con la Handala dopo che le forze israeliane hanno interrotto le telecamere a bordo della nave alle 23:43 ora locale.
“La nave disarmata trasportava forniture di prima necessità quando è stata abbordata dalle forze israeliane, i suoi passeggeri sono stati rapiti e il suo carico sequestrato. L'intercettazione è avvenuta in acque internazionali al di fuori delle acque territoriali palestinesi al largo di Gaza, in violazione del diritto marittimo internazionale”, si legge nella nota diffusa.
L'equipaggio, secondo poi quanto riferito, è stato trattenuto per otto ore in territorio Israeliano dopo l'arrivo nel porto di Ashdod.
L'Handala era partita la scorsa domenica dal porto di Gallipoli, in Puglia. Si tratta del secondo tentativo dell'ong di far arrivare aiuti a Gaza. A giugno la nave Madleen, su cui viaggiava anche l'ambientalista Greta Thunberg, era stata abbordata dalle forze israeliane, con il conseguente rimpatrio di tutti i suoi membri dell'equipaggio.