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La coalizione di Ishiba perde la maggioranza alle elezioni della Camera alta giapponese

Shigeru Ishiba cammina davanti a un tabellone con alcune rose di carta rossa che indicano il candidato eletto nella sede dell'LDP a Tokyo, domenica 20 luglio 2025.
Shigeru Ishiba cammina davanti a un tabellone con alcune rose di carta rossa che indicano il candidato eletto nella sede dell'LDP a Tokyo, domenica 20 luglio 2025. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Euronews Agenzie: AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La coalizione di governo non controlla più nessuna delle due Camere, dopo aver perso la maggioranza alla Camera alta. Il primo ministro Shigeru Ishiba ha annunciato che resterà in carica, nonostante la sconfitta elettorale

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Lunedì la coalizione di governo del primo ministro giapponese Shigeru Ishiba non è riuscita a ottenere la maggioranza nella Camera alta del Paese, che conta 248 seggi, , secondo quanto riferito dall'emittente pubblica Nhk, in un'elezione considerata cruciale per il Giappone.

Il Partito Liberal Democratico (Ldp) di Ishiba e il suo partner minore Komeito avrebbero dovuto conquistare 50 seggi oltre ai 76 che già detenevano per mantenere il controllo. La coalizione si è assicurata solo 47 seggi.

È la prima volta che l'LDP perde la maggioranza in entrambe le camere del parlamento dalla fondazione del partito nel 1955.

Il risultato è un duro colpo per il governo di Ishiba che, nonostante la battuta d'arresto, si è impegnato a rimanere in carica per evitare di creare un vuoto politico.

Il Giappone si trova in un momento di estrema fragilità, Pil in calo, inflazione alta e la guerra commerciale con gli Stati Uniti. Tuttavia, Ishiba potrebbe subire pressioni dall'interno del suo partito per dimettersi o cercare un nuovo partner di coalizione.

"Assolverò alle mie responsabilità di capo del partito numero 1 e lavorerò per il Paese", ha dichiarato.

La scarsa performance elettorale non provocherà immediatamente un cambio di governo perché la Camera alta non ha il potere di presentare una mozione di sfiducia. Inoltre è improbabile che il governo cadrà, dato che l’opposizione rimane molto frammentata. È difficile che gli altri otto principali gruppi politici riescano a forgiare una piattaforma comune e risultare una valida alternativa per ottenere il sostegno degli elettori.

L'impennata dei prezzi, il costo della vita e il rincaro deella previdenza sociale sono i problemi più urgenti. Per non parlare della crisi del riso, alimento base dei giapponesi il cui prezzo è arrivato a raddoppiare nel giro di un anno.

Su tutto ciò si innesta il fattore Trump: Ishiba è stato il primo leader, insieme al presidente sudcoreano, a ricevere la lettera della Casa Bianca che minaccia dazi al 25 per cento su tutti i prodotti giapponesi a partire dal 1° agosto.

La visita dei giorni scorsi di Scott Bessent non ha prodotto i risultati sperati.

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