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La Gen Z europea perde la fiducia nella democrazia, per 24% italiani sì a governo autoritario

Giovani europei
Giovani europei Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Anil Can Tuncer
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Secondo un recente sondaggio, il 21% dei giovani in Europa ha dichiarato che sosterrebbe un governo autoritario "a certe condizioni", in Italia la percentuale sale al 24%. I dati sulle opinioni della Gen Z sulla democrazia nel Vecchio Continente

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Un nuovo sondaggio europeo mostra che la fiducia dei giovani nella democrazia si sta indebolendo. Solo la metà dei giovani in Francia e in Spagna considera la democrazia come la migliore forma di governo. In Polonia la percentuale è ancora più bassa.

Secondo i risultati di un sondaggio condotto da YouGov nei mesi di aprile e maggio tra oltre 6700 giovani di età compresa tra i 16 e i 26 anni in sette Paesi, solo il 57 per cento della Generazione Z in Europa preferisce la democrazia a tutte le altre forme di governo. In Germania la percentuale raggiunge il 71 per cento, in Polonia il 48 per cento e in Francia e Spagna il 51-52 per cento.

Il 21 per cento dei giovani ha dichiarato che sosterrebbe un governo autoritario "a certe condizioni". Questo tasso ha raggiunto un massimo del 24 per cento in Italia e un minimo del 15 per cento in Germania. In Francia, Spagna e Polonia la percentuale è del 23 per cento.

Il 9 per cento degli intervistati ha dichiarato che per loro non fa differenza se la forma di governo è democratica o meno, mentre il 14 per cento non ha un'opinione o è indeciso.

"Tra i giovani che si identificano con il centro-destra e quelli che si sentono economicamente svantaggiati, il sostegno alla democrazia scende fino a un terzo". La democrazia è sotto pressione dall'interno e dall'esterno", ha dichiarato il politologo della Libera Università di Berlino Thorsten Faas.

Tra i giovani cresce l'ansia per il futuro

Secondo l'indagine, il 48 per cento dei giovani ritiene che il sistema democratico del proprio Paese sia in pericolo. Questa percentuale sale al 61 per centp in Germania. La contrazione economica in Germania e l'ascesa dell'estrema destra, soprattutto con il sostegno dei giovani, sono tra i fattori alla base di questa preoccupazione.

I giovani ritengono che l'equilibrio di potere globale si stia allontanando dall'Europa. Gli Stati Uniti sono considerati la potenza più influente dall'83 per cento, seguiti dalla Cina con il 75 per cento e dalla Russia con il 57 per cento. Solo il 42 per cento ritiene che l'Unione europea sia tra le prime tre potenze globali, mentre questa percentuale è salita al 50 per cento tra i giovani britannici. Nel Regno Unito, il 73 per cento degli intervistati ha dichiarato di voler tornare nell'Ue. In tutta Europa, il 47 per cento dei giovani vuole rafforzare le relazioni dell'Ue con il Regno Unito.

Polarizzazione in aumento

Il sondaggio rivela che la polarizzazione politica tra i giovani è in aumento e che questo processo sta accentuando anche le differenze di genere. Mentre il 19 per cento degli intervistati si è posizionato sul lato destro dello spettro politico, questa percentuale era del 14 percento nel 2021. Il 33 per cento ha dichiarato di essere al centro, il 32 per cento a sinistra e il 16 per cento non ha un orientamento politico.

Il numero di giovani donne in Germania, Francia e Italia che si identificano come "progressisti" è aumentato, mentre i giovani uomini in Polonia e Grecia sono diventati più conservatori.

Fiducia nell'Ue ma speranza limitata

Il 66 per cento dei giovani è favorevole alla permanenza del proprio Paese nell'Ue. Tuttavia, anche le critiche nei confronti dell'Ue sono sorprendenti. Il 53 per cento degli intervistati ritiene che l'Ue si occupi di troppi dettagli e di questioni poco importanti. Il 39 per cento non trova l'Ue "molto democratica". Solo il 6 per cento pensa che i governi dei propri Paesi "funzionino bene".

I giovani vogliono che l'Ue affronti l'elevato costo della vita, rafforzi le difese contro le minacce esterne e prenda provvedimenti per sostenere la crescita delle imprese.

Elke Hlawatschek, direttore della Fondazione Tui, riassume la situazione come segue: "Il progetto europeo, che per decenni ci ha offerto pace, libera circolazione e progresso economico, ora sembra essere diventato ingombrante".

I giovani greci sono i meno fiduciosi sia dell'Ue che del loro sistema politico. I ricercatori attribuiscono questo dato alle esperienze e alla traumatizzazione del Paese durante la crisi economica.

Crisi climatica non più tra i temi più "caldi"

Pur rimanendo sensibili alla crisi climatica, i giovani sono più cauti di prima nel dare priorità all'ambiente rispetto alla crescita economica. Nel 2021, il 44 per cento dei giovani riteneva che l'ambiente dovesse essere una priorità, mentre questa percentuale è scesa al 33 per cento nel 2024.

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