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Il maxi piano fiscale di Trump avanza al Senato tra tensioni e divisioni nel Partito Repubblicano

Il personale del Congresso aspetta fuori da una riunione dei repubblicani, Washington, 27 giugno 2025
Il personale del Congresso aspetta fuori da una riunione dei repubblicani, Washington, 27 giugno 2025 Diritti d'autore  Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved
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Di Euronews Agenzie: AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Con una maggioranza risicata, i repubblicani hanno superato un voto procedurale cruciale per far progredire il pacchetto di sgravi fiscali e tagli alla spesa voluto da Trump. Ma i contrasti interni, soprattutto sui tagli a Medicaid e al welfare, complicano la corsa verso l’approvazione

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In una drammatica sessione notturna di sabato, i repubblicani del Senato hanno superato per un soffio un passaggio procedurale cruciale per far avanzare il maxi pacchetto di sgravi fiscali, tagli alla spesa e aumento dei fondi per le deportazioni voluto dal presidente Donald Trump, con l’obiettivo di approvarlo entro il 4 luglio.

La votazione si è chiusa con un risicato 51 a 49, dopo una notte turbolenta che ha visto il vicepresidente JD Vance recarsi al Campidoglio per essere pronto a spezzare un potenziale stallo. L'aula è rimasta bloccata per oltre tre ore, con senatori accalcati nei corridoi per negoziare e riunioni convulse fuori dall'emiciclo. Alla fine, due senatori repubblicani si sono uniti ai democratici votando contro la mozione.

I repubblicani stanno sfruttando la loro maggioranza al Congresso per superare l’opposizione democratica, ma si scontrano con crescenti divisioni interne. Non tutti nel Gop condividono la proposta di tagliare la spesa per Medicaid, buoni pasto e altri programmi sociali per compensare l’estensione di circa 3.800 miliardi di dollari in agevolazioni fiscali.

"È ora di portare questa legislazione al traguardo", ha dichiarato il leader della maggioranza al Senato, John Thune.

Critiche crescenti, ma il Gop tira dritto

Poco prima della votazione, la Casa Bianca ha diffuso una nota in cui ha dichiarato di "sostenere fortemente" il disegno di legge. Trump, che sabato si trovava nel suo campo club da golf in Virginia, è stato immortalato in alcuni post social dei senatori repubblicani in visita. Ma in serata ha attaccato duramente gli oppositori, minacciando di fare campagna contro il senatore Thom Tillis (North Carolina), reo di essersi opposto al testo per via dei tagli a Medicaid che, secondo lui, priverebbero migliaia di cittadini dell’assistenza sanitaria.

Tillis e Rand Paul (Kentucky) sono stati gli unici due repubblicani a votare contro. Secondo una fonte informata ma non autorizzata a parlare pubblicamente, Trump avrebbe seguito le trattative telefonicamente dallo Studio Ovale fino a tarda notte.

La pressione si è intensificata anche da fuori il Congresso con Elon Musk che ha definito il pacchetto "assolutamente folle e distruttivo".

Il cosiddetto “New Big Beautiful Bill Act” è stato presentato poco prima della mezzanotte di venerdì. I prossimi giorni vedranno maratone di dibattiti ed emendamenti, con sessioni notturne previste. Se approvato dal Senato, il testo tornerà alla Camera per il voto finale prima di giungere alla Casa Bianca.

Un momento di svolta per i repubblicani

Con margini risicati sia alla Camera che al Senato, i leader del Partito Repubblicano hanno bisogno del sostegno quasi unanime del partito. Un'analisi del Congressional Budget Office, organismo indipendente, stima che la legge, se approvata, aumenterebbe di 11,8 milioni il numero di persone senza copertura sanitaria entro il 2034.

Il leader democratico al Senato, Chuck Schumer (New York), ha accusato i repubblicani di aver presentato il disegno “nel cuore della notte” per evitare il dibattito pubblico, chiedendo sabato in aula la lettura integrale del testo, una procedura che potrebbe richiedere ore.

La sessione di questo fine settimana potrebbe rappresentare un passaggio decisivo per il partito di Trump, che ha investito gran parte del proprio capitale politico su questo piano economico. Trump continua a incalzare il Congresso perché concluda i lavori, ammonendo gli esponenti “altisonanti” del Gop a seguire la linea.

“Questa sera abbiamo ottenuto una grande vittoria al Senato con la ‘grande, grande, bellissima legge'”, ha scritto Trump sui social, ringraziando personalmente i principali senatori repubblicani.

La legge che spacca il Gop

Il disegno di legge è una miscela ambiziosa ma controversa di priorità del Gop. Al centro vi è la volontà di rendere permanenti molte delle agevolazioni fiscali introdotte nel primo mandato di Trump, che altrimenti scadrebbero a fine anno, con un possibile aumento delle imposte per milioni di contribuenti.

Il testo prevede inoltre nuove esenzioni, come l’esenzione fiscale sulle mance, e uno stanziamento di 350 miliardi di dollari per la sicurezza nazionale, incluso il piano di deportazione di massa sostenuto da Trump.

Ma le proposte di tagli a Medicaid, ai buoni pasto e agli investimenti in energia verde stanno alimentando malumori. Il senatore Ron Wyden (D-Oregon) ha definito la legge una “condanna a morte” per l’industria eolica e solare americana.

Mentre i repubblicani contano su questi tagli per compensare le mancate entrate, alcuni temono che siano troppo drastici per le famiglie a basso reddito. Al tempo stesso, l’ala più conservatrice del partito spinge per ulteriori riduzioni, allarmata dal debito pubblico.

Nel frattempo, il presidente della Camera, Mike Johnson, ha congedato i deputati per il weekend, con l'intenzione di richiamarli a Washington per una nuova sessione non appena il Senato avrà concluso i suoi lavori.

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