Israele ha colpito l'Iran nella notte tra giovedì e venerdì, attaccando siti strategici, alti dirigenti e scienziati nucleari. Sono numerosi i siti del programma nucleare iraniano che Israele non ha colpito
Nelle prime ore di venerdì, Israele ha lanciato un'operazione militare su larga scala contro almeno 100 obiettivi in Iran, colpendo la leadership militare del regime di Teheran e i siti strategici del programma nucleare di Teheran.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele ha preso di mira gli impianti di arricchimento e di armamento nucleare dell'Iran, i siti del programma di missili balistici e singoli scienziati nucleari.
Sembra che siano stati presi di mira circa una decina di siti diversi, tra cui quelli di Teheran, Shiraz e Tabriz, oltre a quelli di Isfahan e Kermanshah.
Operazione Rising Lion: quali obiettivi sono stati colpiti
Secondo l'Idf, Israele ha utilizzato 200 jet da combattimento e circa 330 "munizioni di varia natura" per colpire più di 100 obiettivi in tutto il Paese.
Israele e l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) hanno confermato gli attacchi al sito nucleare di Natanz, a circa 250 km da Teheran.
Il sito di arricchimento più importante dell'Iran e le sue strutture sotterranee per le centrifughe sono protette da pesanti mura di cemento. Erano in corso lavori di costruzione per ampliare il sito.
Non è chiaro l'entità dei danni subiti durante l'attacco, ma i filmati pubblicati online sembrano mostrare le conseguenze di forti esplosioni.
Secondo l'Institute for the Study of War (Isw), con sede negli Stati Uniti, l'elenco degli obiettivi a Teheran comprende i quartieri di Farahzad, Amir Abad e Andarzgou, il distretto di Lavizan e il complesso Asatid-e Sarv. Sono stati colpiti anche obiettivi nelle vie Nobonyad, Langari e Patrice Lulumba a Teheran. È stata colpita anche la torre Jahan Koudak.
L'Isw afferma che sui social media sono circolate immagini non verificate che mostrano edifici specifici colpiti dagli attacchi aerei, suggerendo che Israele abbia condotto uccisioni mirate a Teheran.
La radio dell'esercito israeliano ha anche riferito che Israele ha preso di mira Ali Shamkhani, un alto consigliere della Guida suprema.
Quali siti non sono stati colpiti da Israele
Le autorità iraniane hanno dichiarato al capo dell'Agenzia atomica delle Nazioni Unite, Rafael Grossi, che gli attacchi israeliani non hanno colpito gli impianti nucleari del Paese a Fordow, Isfahan e Bushehr.
L'impianto di Fordow si trova a circa 100 chilomentri a sud-ovest di Teheran. Anch'esso ospita cascate di centrifughe, ma è più piccolo dell'impianto di Natanz.
L'Iran utilizza Fordow per produrre la maggior parte dell'uranio di grado prossimo alle armi che ha accumulato dal 2021.
Secondo quanto riferito, il sito è progettato per resistere agli attacchi dell'aviazione, essendo protetto da batterie antiaeree. Si tratta di un sito di arricchimento pesantemente protetto, costruito sul fianco di una montagna, che si trova a circa 80 metri sotto la roccia e il suolo.
Gli esperti militari avevano già detto che sarebbe stata necessaria un'arma come una bomba bunker-buster nota con il nome di Massive Ordnance Penetrator. Questo è l'aspetto in cui Israele potrebbe aver bisogno dell'aiuto e del sostegno degli Stati Uniti per fornire questo tipo di arma.
Un altro impianto nucleare è quello di Isfahan, non ancora preso di mira da Israele. Situato a circa 350 chilometri a sud-est di Teheran, Isfahan impiega migliaia di scienziati nucleari.
È anche sede di tre reattori di ricerca cinesi e di laboratori associati al programma atomico del Paese. Isfahan è considerato il più grande complesso di ricerca nucleare iraniano.
La centrale nucleare di Bushehr, sul Golfo Persico, a circa 750 chilometri a sud di Teheran, è l'unica centrale nucleare commerciale dell'Iran.
La costruzione dell'impianto è iniziata sotto lo scià Mohammad Reza Pahlavi a metà degli anni Settanta. Dopo la Rivoluzione islamica del 1979, l'impianto è stato ripetutamente preso di mira nella guerra Iran-Iraq. La Russia ha poi completato la costruzione dell'impianto.
L'Iran sta costruendo altri due reattori simili nel sito. Bushehr è alimentato da uranio prodotto in Russia, non in Iran, ed è monitorato dall'Aiea.