Le nuove riprese mostrano l’operazione “Tela di ragno”, un attacco coordinato con 117 droni guidati da intelligenza artificiale e piloti, mentre Mosca respinge ancora la proposta di cessate il fuoco
Il servizio di sicurezza ucraino (Sbu) ha pubblicato nuove riprese dell’operazione "Tela di ragno" girate con droni, che mostrano come Kiev abbia colpito esattamente 41 bombardieri militari pesanti russi domenica scorsa.
Il filmato, diffuso mercoledì, mostra i droni ucraini in prima persona mentre colpiscono quattro basi aeree russe: Dyagilevo, nella regione di Riazan, Ivanovo, nella regione omonima, la base aerea di Belaya, nella regione di Irkutsk (nel sud-est della Siberia, a oltre 4mila km dalla linea del fronte) e la base aerea di Olenya, nella regione di Murmansk, a circa 2mila km dal confine ucraino.
Kiev ha dichiarato che si tratta di basi in cui è dislocata l'aviazione strategica russa. Tra i velivoli danneggiati figurano A-50, Tu-95, Tu-22, Tu-160, oltre ad aerei da trasporto An-12 e Il-78.
Mosca utilizza questi bombardieri pesanti per compiere attacchi quotidiani contro le città ucraine. L'Sbu ha inoltre rivelato di aver impiegato una tecnologia avanzata per il controllo degli Uav, che combina algoritmi autonomi di intelligenza artificiale con interventi manuali degli operatori.
Secondo il servizio, alcuni droni perdevano il segnale e passavano a una modalità assistita dall’Ia, seguendo un percorso preimpostato. La testata esplodeva automaticamente all’avvicinarsi e al contatto con l’obiettivo.
In precedenza, il presidente ucraino aveva dichiarato che nell’operazione “Tela di ragno” erano stati impiegati 117 droni, ognuno con il proprio pilota.
Lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine ha confermato martedì che la Russia ha perso 41 aerei militari.
Come l'Ucraina ha attaccato gli aerei russi dal territorio russo
Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che Kiev ha impiegato un anno, sei mesi e nove giorni dalla pianificazione all’esecuzione dell’operazione.
L'Ucraina sarebbe riuscita a contrabbandare i droni Fpv in territorio russo, nascondendoli in camion dotati di cabine mobili.
I tetti delle cabine sono stati aperti da remoto, permettendo ai droni di decollare e lanciare l’attacco contro i bombardieri russi.
Filmati diffusi da media russi sembrano mostrare i droni decollare dai container, mentre i pannelli delle cabine rimangono abbandonati sulla strada.
Zelensky: niente droni se Mosca avesse accettato il cessate il fuoco
Mercoledì Zelensky ha affermato che Kiev non avrebbe lanciato l’attacco con droni contro i bombardieri strategici russi se Mosca avesse accettato le sue richieste per un cessate il fuoco.
Ha spiegato che l’Ucraina aveva ripetutamente sollecitato la Russia ad accettare la proposta di cessate il fuoco di 30 giorni, sostenuta dagli Stati Uniti, come primo passo per porre fine alla guerra totale.
Tuttavia, nel secondo round di colloqui di lunedì, Mosca ha ancora una volta rifiutato la proposta.
"Se ci fosse stato un cessate il fuoco, l’operazione avrebbe avuto luogo? No", ha detto Zelensky, aggiungendo che circa la metà degli aerei sarà impossibile da riparare, mentre altri richiederanno molto tempo per tornare operativi.