Il presidente ucraino lo ha deciso dopo un lungo incontro con il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdoğan. A guidare il team ucraino il ministro della Difesa
Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky non parteciperà ai colloqui diretti per la pace tra Russia e Ucraina perché l'incontro "non è a livello presidenziale", ma invierà una delegazione a Istanbul a incontrare la controparte russa. I colloqui dovrebbero tenersi giovedì sera o direttamente venerdì.
Il team di negoziatori ucraini sarà guidato dal ministro della Difesa Rustem Umerov e comprenderà anche ufficiali militari e dei servizi segreti. La questione chiave "sarà il cessate il fuoco", ha detto Zelensky escludendo il riconoscimento dei territori occupati e qualsiasi concessione a livello territoriale.
L'annuncio è stato fatto al termine di un lungo colloquio - quasi tre ore - tra il leader ucraino e il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ad Ankara, mettendo fine a ore di incertezza sullo svolgimento o meno dei negoziati.
Infatti, al suo arrivo ad Ankara giovedì mattina, Zelensky aveva fatto sapere che avrebbe preso una decisione sul da farsi solo dopo essersi confrontato con il leader turco, che ha auspicato una "pace giusta".
Zelensky accusa Putin di scarsa serietà per il basso livello della delegazione russa
Durante la conferenza stampa trasmessa dalla tv di Stato turca Trt dopo il bilaterale, Zelensky ha comunque accusato il presidente russo Vladimir Putin di scarsa serietà e di mancanza di rispetto per non aver inviato a Istanbul una delegazione dello stesso livello di quella ucraina.
"Nonostante il livello piuttosto basso della delegazione russa, per rispetto del presidente Trump, per rispetto dell'alto livello della delegazione turca e del presidente Erdoğan, e volendo provare a compiere almeno i primi passi verso la de-escalation e la fine della guerra, ho deciso di inviare la nostra delegazione a Istanbul, anche se non al completo", ha dichiarato Zelensky.
Il capo dei Servizi di sicurezza ucraini Vasyl Malyuk e il capo di Stato maggiore delle Forze armate Andriy Hnatov, infatti, non parteciperanno ai negoziati nonostante siano presenti nella capitale turca.
Già giovedì mattina il presidente ucraino aveva mostrato scetticismo sulla serietà della delegazione russa, definendola "ornamentale". "Dobbiamo capire qual è il livello della delegazione russa, quale mandato ha, se è in grado di prendere decisioni da sola. Sembrano controfigure, sembra più una messinscena che una cosa seria", aveva detto il leader ucraino alludendo al fatto che l'unico a prendere le decisioni è il presidente russo Vladimir Putin, che si è rifiutato di affrontare Zelensky di persona a Istanbul.
I suoi commenti avevano provocato la reazione di Mosca. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova aveva definito il presidente ucraino un “clown” e un “fallito”, mentre lo stesso ministro Sergei Lavrov aveva definito "patetico" Zelensky per aver chiesto che Putin partecipasse di persona ai colloqui diretti tra Kiev e Mosca.
Intanto a Istanbul attendono le delegazioni russa e statunitense. I negoziatori russi sono pronti a riprendere il processo negoziale con l'Ucraina e a discutere di possibili compromessi con Kiev, ha dichiarato Vladimir Medinsky, caponegoziatore russo alla Tv di Stato russa.
Del team russo fanno parte anche il vice ministro degli Esteri, il viceministro della Difesa e il direttore dell'intelligence militare, mentre Washington è rappresentata dal segretario di Stato Marco Rubio e dagli inviati speciali della Casa Bianca per il Medio Oriente e l'Ucraina, Steve Witkoff e Keith Kellogg.