Il premier si è dimesso dopo che il candidato Crin Antonescu non è riuscito a raggiungere il ballottaggio. Il primo turno delle elezioni presidenziali è stato vinto dal nazionalista George Simion con il 40,5 per cento
Lunedì, il premier romeno Marcel Ciolacu (Psd) ha rassegnato le dimissioni, dopo che il candidato della coalizione composta da Partito nazionale liberale (Pnl), Psd (socialdemocratici) e Udmr (partito della minoranza ungherese), Crin Antonescu, non è riuscito a ottenere un posto nel ballottaggio delle elezioni presidenziali.
Ciolacu aveva già presentato le sue dimissioni lo scorso dicembre, dopo il mancato approdo al secondo turno delle elezioni (poi annullate) che avevano visto vincere il candidato ultranazionalista Calin Georgescu.
Domenica, la grande coalizione non è riuscita a ottenere il sostegno dei romeni, dopo che lo scandalo senza precedenti delle elezioni annullate a dicembre aveva provocato notevoli sconvolgimenti all'interno del blocco.
L'attuale gruppo di ministri del Psd ha deciso di lasciare il governo insieme a Ciolacu, dopo essere stati accusati dai liberali di non aver fatto abbastanza per aiutare il candidato Antonescu ad assicurarsi la vittoria, soprattutto nelle aree rurali.
Secondo le fonti di Euronews Romania, il Pnl avrebbe chiesto al primo ministro in carica di dimettersi a favore del presidente ad interim Ilie Bolojan, fratturando ulteriormente l'alleanza.
Mentre i ministri del Psd resteranno in carica nel periodo di transizione di 45 giorni, Bolojan dovrà ora nominare un nuovo primo ministro, che dovrà ottenere l'approvazione del parlamento romeno.
La vittoria nazionalista alle elezioni
Domenica sera, il candidato nazionalista George Simion ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali romene con circa il 40,5 per cento dei voti.
Lo spoglio ufficiale ha visto il candidato indipendente Nicușor Dan arrivare al secondo posto e al ballottaggio, estromettendo Antonescu dalla corsa, un risultato che ha sconvolto l'establishment politico tradizionale dello Stato membro dell'Ue e della Nato.
I sondaggi pre-elettorali davano per probabile la vittoria di Simion al primo turno.
Tuttavia, il risultato di Dan, il sindaco di Bucarest, ha inviato un chiaro messaggio alla coalizione di governo, che ha sostenuto Antonescu come candidato principale del partito.
Lunedì, il Psd ha deciso di non sostenere nessuno dei due candidati al ballottaggio.
Nel frattempo, il Pnl ha annunciato di aver votato all'unanimità per sostenere Dan nel voto, che si terrà tra due settimane.