Algeri ha dato 48 ore ai funzionari francesi per lasciare il Paese. La richiesta arriva dopo che la Francia ha incriminato tre persone per il sequestro di un oppositore lo scorso anno a Parigi
L'Algeria ha dato domenica 48 ore di tempo per lasciare il Paese a dodici tra dipendenti dell'ambasciata francese e altri funzionari di Parigi nella capitale algerina.
La richiesta ha fatto seguito al fermo di un funzionario consolare algerino sabato in Francia, con l'accusa di essere coinvolto nel rapimento di un influencer algerino Amir Boukhors, critico nei confronti del governo di Algeri, avvenuto in Francia nel 2024.**
Da venerdì sono incriminate tre persone per questo caso, incluso un agente consolare, per rapimento e terrorismo.
"Questa decisione è una risposta all'arresto di tre cittadini algerini sospettati di atti gravi sul territorio francese", ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot, con riferimento all'incriminazione di tre persone venerdì per il caso Boukhors.
Boukhors, 41 anni e noto come Amir DZ e con oltre un milione di followers su Tik Tok, fu sequestrato per un giorno e rilasciato. L'Algeria ha emesso nove ordini di cattura contro di lui per terrorismo e frode, ma la Francia che gli ha concesso asilo politico nel 2023 ha rifiutato di estradarlo.
Barrot, che ha visitato l'Algeria questo mese, ha invitato le autorità algerine a "desistere da queste misure di espulsione che non hanno alcun rapporto con i procedimenti giudiziari in corso" avvertendo che se confermata la Francia non avrà altra scelta "che rispondere immediatamente".
I presidenti francese e algerino, Emmanuel Macron e Abdelmadjid Tebboune, hanno cercato nelle ultime settimane di allentare le tensioni diplomatiche tra i due Paesi, per il passato coloniale e la posizione geopolitica della Francia in Nord Africa, finora senza successo.