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Guerra in Ucraina, Casa Bianca: concordate misure per garantire libera navigazione nel Mar Nero

La nave d'assalto anfibia della marina russa Kaliningrad entra nel porto di Sebastopoli in Crimea, 10 febbraio 2022
La nave d'assalto anfibia della marina russa Kaliningrad entra nel porto di Sebastopoli in Crimea, 10 febbraio 2022 Diritti d'autore  AP/Russian Defense Ministry Press Service
Diritti d'autore AP/Russian Defense Ministry Press Service
Di Tamsin Paternoster & Maria Michela D'Alessandro, Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La Casa Bianca ha annunciato che Russia e Ucraina hanno concordato di cessare le ostilità nel Mar Nero. Per Zelensky l'accordo sulla navigazione è un passo nella giusta direzione, ma ha messo in guardia da manipolazioni dell'intesa. Ci sono interpretazioni diverse infatti tra Mosca e Kiev

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Gli Stati Uniti hanno concordato con la Russia e con l'Ucraina misure per garantire la navigazione sicura nel Mar Nero. Lo ha annunciato martedì la Casa Bianca in due note separate diffuse al termine di tre giorni di colloqui a Riad, in Arabia Saudita, con le delegazioni di Mosca e Kiev.

Tra le misure raggiunte figura anche il divieto all'impiego di navi commerciali per scopi militari. Durante i colloqui con la Russia, Washington si è impegnata ad agevolare l'accesso di Mosca al mercato globale per l'export di prodotti agricoli e fertilizzanti, riducendo i costi delle assicurazioni marittime e facilitando l'accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per tali transazioni.

Gli Stati Uniti e la Russia si sono impegnati inoltre a sviluppare misure per l'attuazione dell'intesa tra i presidenti, Donald Trump e Vladimir Putin, sul divieto di attacchi contro le infrastrutture energetiche in Russia e Ucraina.

Lo stesso impegno figura nel comunicato riguardante i colloqui con l'Ucraina, nel quale invece si menziona l'intesa tra Trump e l'omologo Volodymyr Zelensky.

Sia la Russia che l'Ucraina hanno accolto con favore il ruolo di mediazione di Paesi terzi per l'attuazione degli accordi in ambito energetico e marittimo e hanno ribadito l'impegno a lavorare per una pace duratura.

I funzionari ucraini e statunitensi hanno concordato che "terze parti", come la Turchia, potrebbero supervisionare aspetti di una tregua tra Russia e Ucraina
Volodymyr Zelensky
Presidente ucraino

Zelensky: ok a Paesi terzi per monitorare tregua

Durate una conferenza stampa a Kiev il presidente Zelensky ha affermato che un accordo per fermare gli attacchi militari nel Mar Nero e sulle infrastrutture energetiche, mediato da Washington, è stato un passo nella giusta direzione.

"È troppo presto per dire che funzionerà, ma questi sono stati gli incontri giusti, le decisioni giuste, i passi giusti. Nessuno può accusare l'Ucraina di non muoversi verso una pace sostenibile dopo questo", ha detto Zelensky che è atteso in Francia, sottolineando che l'Ucraina farà il suo "lavoro" e rispetterà la sua parte degli accordi raggiunti con gli Stati Uniti.

Il presidente ha anche ammonito, nel suo intervento quotidiano sui social media, che i russi "stanno già cercando di distorcere gli accordi e di ingannare sia i nostri mediatori sia il mondo intero". Il ministro della Difesa, Rustem Umerov, ha rincarato la dose su X.

"La parte ucraina sottolinea che qualsiasi movimento da parte della Russia delle sue navi militari al di fuori della parte orientale del Mar Nero costituirà una violazione dello spirito di questo accordo, sarà considerato una violazione dell'impegno a garantire la sicurezza della navigazione nel Mar Nero e una minaccia alla sicurezza nazionale dell'Ucraina", ha scritto Umerov.

"In questo caso l'Ucraina avrà il pieno diritto di esercitare il diritto all'autodifesa", ha aggiunto il ministro.

Mosca: tregua in vigore solo dopo revoca sanzioni

Gli accordi annunciati da Washington su una tregua sul Mar Nero tra Kiev e Mosca entreranno in vigore solo dopo che le restrizioni occidentali sul commercio di grano e fertilizzanti russi saranno "revocate", ha chiarito il Cremlino.

La Russia è in attesa della "revoca delle sanzioni", in particolare quelle imposte alla sua grande banca agricola Rosselkhozbank, su alcuni "produttori ed esportatori di prodotti alimentari e fertilizzanti", nonché quelli rivolti alle "compagnie di assicurazione del carico", si legge in una nota.

Tali richieste verranno esaminate, ha detto Donald Trump martedì incontrando gli ambasciatori Usa alla Casa Bianca.

In precedenza il portavoce presidenziale di Mosca Peskov aveva definito i colloqui di Riad di "natura tecnica" e confermato che per ora non si pensa a negoziati diretti tra le tre delegazioni.

Una posizione attendista, varata la scorsa settimana quando Mosca aveva accettato una tregua temporanea sulle infrastrutture energetiche, imponendo delle condizioni e ridimensionando lo stop totale alle armi di 30 giorni concordato tra la delegazione statunitense e quella ucraina.

Le parti hanno assicurato che i colloqui riprenderanno in futuro, ma sorgono interrogativi sul significato delle intese comunicate martedì.

Diverse interpretazioni del significato di cessate il fuoco

La Russia non ha avuto alcuna presa militare nel Mar Nero fin dai primi giorni della sua invasione su larga scala dell'Ucraina, mentre il corridoio romeno ha fornito un passaggio sicuro alle navi da carico civili.

Secondo la Marina ucraina, 27 delle 80 navi da guerra russe presenti nel Mar Nero prima dell'invasione sono state danneggiate o distrutte dall'inizio del 2022. Circa 15 navi sono in fase di riparazione.

Kiev e Mosca hanno accettato in linea di principio la linea dell'amministrazione Trump, ma hanno continuato ad attaccarsi a vicenda con droni e missili e dato interpretazioni diverse sul cessate il fuoco parziale e su quali obiettivi includervi.

Mentre la Casa Bianca ha parlato di una tregua su "energia e infrastrutture", e Zelensky ha chiesto di risparmiare ponti e ferrovie, la Russia ha dichiarato infatti che l'accordo si limita alle "infrastrutture energetiche".

Ci sono inoltre le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, secondo cui in Arabia Saudita si è discusso "principalmente di sicurezza della navigazione nel Mar Nero" e non di altro.

Per Lavrov, Mosca è disposta a riprendere "in qualche forma, accettabile per tutti" un accordo del 2022 che permetteva all'Ucraina di spedire grano attraverso il Mar Nero ai Paesi dell'Africa, del Medio Oriente e dell'Asia.

L'Iniziativa del Mar Nero era stata mediata dalle Nazioni Unite e dalla Turchia nell'estate del 2022, ma Mosca aveva deciso l'anno successivo di non rinnovare l'accordo.

Video editor • David O'Sullivan

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