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Guerra in Ucraina, conclusi colloqui a Riad. Si sarebbe parlato anche di confini e di nucleare

Funzionari ucraini e statunitensi si incontrano per discutere della possibilità di pace, Gedda, Arabia Saudita, martedì 11 marzo 2025.
Funzionari ucraini e statunitensi si incontrano per discutere della possibilità di pace, Gedda, Arabia Saudita, martedì 11 marzo 2025. Diritti d'autore  Saul Loeb/AP
Diritti d'autore Saul Loeb/AP
Di Malek Fouda Agenzie: AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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I colloqui, durati dodici ore, hanno seguito di un giorno l'incontro della delegazione statunitense con quella ucraina, rimasta in Arabia Saudita per incontrare i rappresentanti russi

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La riunione tra rappresentanti russi e statunitensi a Riad si è conclusa dopo dodici ore di negoziati. A riferirlo è l'agenzia di stampa russa Tass, che cita una fonte della delegazione inviata dal Cremlino. Secondo l'organo di stampa verrà diffuso il testo di una dichiarazione congiunta questo martedi, ma sembra che i passi in avanti non siano stati molti in merito al principale obiettivo, il raggiungimento di una tregua parziale.

I temi sul tavolo dei negoziati in Arabia Saudita

Mentre da Mosca si parla di numerosi aspetti sui quali occorre ancora lavorare, da Washington trapela che in Arabia Saudita si sarebbero affrontate anche questioni estremamente delicate, come i confini territoriali e il controllo delle centrali nucleari, a partire da quella di Zaporizhzhia.

"I negoziati fra Stati Uniti e Russia sull'Ucraina in corso a Riad stanno affrontando non solo le questioni legate alla sicurezza della navigazione, ma anche territoriali e di infrastrutture", aveva confermato lunedì il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in una riunione di governo.

"Stiamo parlando di linee di demarcazione, di energia, di proprietà delle centrali elettriche e nucleari. Alcuni dicono che gli Stati Uniti dovrebbero recuperare la centrale di Zaporizhzhia", ha proseguito Trump in riferimento ai negoziati tra i funzionari ucraini e statunitensi a Riad in Arabia Saudita.

Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha dichiarato che non si prevede ancora la firma di alcun documento dopo questi colloqui.

Come sono andati gli incontri in Arabia Saudita

La nuova tornata di incontri ha avuto luogo lunedì nell'hotel Ritz-Carlton della capitale saudita, dove i servizi di sicurezza hanno chiesto subito ai giornalisti di lasciare l'edificio.

Usa e Russia riescono a "comprendere il punto di vista l'uno dell'altro" conducendo il vertice "in modo creativo", ha dichiarato Grigory Karasin, presidente della commissione Esteri del Senato russo e parte della delegazione a Riad, secondo l'agenzia russa Interfax.

La portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, ha raffreddato le aspettative dicendo, secondo Ria Novosti, che "non bisogna aspettarsi tanto una svolta, quanto capire che si lavora in varie direzioni".

Stando all'Ukrainska Pravda, al termine degli incontri la delegazione Usa terrà un altro giro di colloqui con quella ucraina. Secondo Trump sarebbe pronto anche l'accordo sulle terre rare con Kiev, che verrà firmato "presto".

Incontro "produttivo" domenica tra ucraini e statunitensi

Il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha annunciato domenica che i colloqui tra le delegazioni statunitense e ucraina sono stati "produttivi e mirati" affrontando "punti chiave tra cui l'energia".

In un post sulla piattaforma di social media X Umerov, alla guida della delegazione ucraina, ha sottolineato che l'obiettivo del presidente Volodymyr Zelensky è quello di "garantire una pace giusta e duratura" per l'Ucraina e per l'Europa in generale, affermando: "Stiamo lavorando per rendere questo obiettivo una realtà".

La delegazione ucraina comprendeva anche il segretario di Stato del ministero degli Affari esteri, Oleksandr Karasevych, i vice capi dell'Ufficio del presidente, Pavlo Palisa e Ihor Zhovkva, e il vice ministro dell'Energia Mykola Kolisnyk, secondo l'agenzia di stampa Ukrinform.

Secondo gli Stati Uniti e la Russia, i colloqui si concentrano in particolare sul raggiungimento di un altro cessate il fuoco parziale nel Mar Nero, per consentire la navigazioni dei carichi di cereali ucraini verso il resto del mondo.

Un accordo in tal senso, mediato da Turchia e Onu, non è stato rinnovato dall'estate del 2022 dopo avere permesso di esportare 33 milioni di tonnellate di cereali nonostante la guerra.

Zelensky: "Colloqui produttivi con i funzionari statunitensi"

In un discorso video di domenica sera, Zelensky ha confermato che i colloqui tenutisi quel giorno tra i funzionari statunitensi e ucraini sono stati "molto produttivi". Il presidente ucraino ha inoltre invitato tutte le parti a continuare a esercitare pressioni sulla Russia per costringerla a raggiungere un "autentico" cessate il fuoco.

I colloqui sono avvenuti quasi due settimane dopo un precedente incontro tra le due parti nella città portuale saudita di Gedda, che ha visto Kiev accettare una proposta di Washington per un cessate il fuoco di 30 giorni, in cambio della revoca da parte degli Stati Uniti della pausa sugli aiuti militari e di condivisione di informazioni con l'Ucraina.

La Russia continua ad attaccare l'Ucraina

Nonostante i due leader abbiano concordato in linea di principio un cessate il fuoco limitato, gli attacchi del Cremlino all'Ucraina non sono cessati, ma anzi sono aumentati di intensità.

Un attacco russo sulla città di Sumy ha ferito lunedì una settantina di ucraini, tra cui diversi bambini, hanno reso noto le autorità locali.

"Le nostre forze armate stanno eseguendo tutti gli ordini del comandante in capo", ha affermato il portavoce Peskov, rispondendo lunedì in un briefing con la stampa alla domanda se la Russia intenda continuare ad astenersi dagli attacchi agli impianti energetici ucraini.

"Stiamo monitorando la situazione molto da vicino. In realtà, anche le nostre controparti americane hanno l'opportunità di monitorarla e trarre le conclusioni appropriate", ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Interfax.

Witkoff: "Non sembra che Putin voglia conquistare tutta l'Europa"

Venerdì scorso, un vertice dell'Ue a Bruxelles ha ribadito l'invito a rafforzare le difese europee. I leader dell'Ue hanno concordato che i 27 membri del blocco devono essere pienamente in grado di difendersi da un attacco russo entro il 2030.

Parlando con i media l'inviato speciale Steve Witkoff, che guida la delegazione statunitense in Arabia Saudita, ha detto di non credere ai timori che Putin voglia conquistare più territori in Europa. "Non mi sembra che voglia conquistare tutta l'Europa. È una situazione molto diversa da quella della Prima e della Seconda guerra mondiale, non c'era la Nato", ha detto l'inviato di Trump.

"Lo prendo in parola in questo senso. E credo che anche gli europei stiano iniziando a crederci. Ma in un certo senso non ha importanza. È una questione accademica", ha aggiunto Witkoff, che ha poi detto di essere intenzionato a portare a termine solo l'agenda del "suo capo", il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ovvero la fine della guerra.

Trump ha dichiarato sabato che gli sforzi per fermare un'ulteriore escalation tra Russia e Ucraina sono "in qualche modo sotto controllo". Il tycoon ha anche dichiarato di sperare che i colloqui di Riad possano offrire una svolta per chiudere finalmente una guerra che dura da più di tre anni.

Morti due giornalisti russi e un cameramen

L'agenzia di stampa russa Tass ha infine annunciato la morte di due giornalisti russi e di un cameraman, che si trovavano nella stessa zona nella quale ha perso la vita un altro reporter, Alexander Fedorchak, nella regione di Kharkiv. Sul caso è stata aperta un'inchiesta.

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