I servizi di sicurezza dell'Austria hanno rivelato una campagna di disinformazione organizzata da una cellula dei servizi segreti di Mosca, finalizzata a far emergere un sentimento pro-russo nelle popolazioni delle nazioni europee tedescofone
Le autorità austriache hanno rivelato che il Cremlino ha avviato una campagna di disinformazione che ha puntato a denigrare l'Ucraina e far emergere un sentimento filorusso in tutti i Paesi di lingua tedesca. Secondo quanto riferito dai servizi segreti di Vienna nella mattinata di lunedì 24 marzo, l'intelligence russa a tale scopo ha creato una cellula specializzata, all'indomani dell'inizio della guerra in Ucraina, nel 2022.
"Azioni mirate per influenzare l'opinione pubblica"
L'obiettivo, dunque, è stato di influenzare l'opinione pubblica, promuovendo argomentazioni contro l'Ucraina e il suo presidente Volodymyr Zelensky, sia online che sul territorio, soprattutto in Austria. Anche attraverso l'uso di adesivi e altro materiale di propaganda nazionalista e di estrema destra e nazionalisti.
"L'obiettivo diretto di questa cellula di disinformazione è stato di organizzare azioni mirate, nel contesto della guerra, per influenzare l'opinione pubblica, generando così un sentimento pro-russo", si legge in una dichiarazione dell'agenzia di intelligence nazionale austriaca.
L'indagine partita da una donna bulgara arrestata perché sospettata di spionaggio
Quest'ultima ha dichiarato di aver scoperto l'operazione analizzando i dispositivi di una cittadina bulgara arrestata a dicembre perché sospettata di spionaggio a favore del Cremlino. La donna, della quale finora è stato mantenuto l'anonimato, è sospettata di aver svolto un ruolo "significativo" nella campagna: ha distribuito contenuti sia in Germania che in Austria e ha agito come contatto per l'intelligence di Mosca facendo anche da ponte tra Russia e nel Regno Unito.
Secondo la stampa austriaca, la donna ha ammesso di lavorare per la cellula ed è stata rilasciata su cauzione.