Ora gli Stati Uniti porteranno la proposta a Mosca, e intanto riprenderanno immediatamente a fornire assistenza e intelligence all'Ucraina. I colloqui tra alti funzionari ucraini e statunitensi erano iniziati martedì mattina a Gedda, poche ore dopo un massiccio attacco di droni ucraini su Mosca
L'Ucraina ha accettato la proposta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco immediato di trenta giorni nel conflitto con la Russia e di avviare negoziati per raggiungere una pace "duratura e sostenibile".
Il cessate fuoco "immediato e provvisorio" può essere esteso di comune accordo tra le parti ed è soggetto all'accettazione e all'attuazione simultanea da parte della Russia.
È quanto si legge in una dichiarazione congiunta delle delegazioni di Washington e Kiev riunite a Gedda, in Arabia Saudita, arrivata dopo ore di colloqui.
Il segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha detto che porterà l'offerta ai russi e che spera dicano di sì. "La palla è nel loro campo", ha detto Rubio ai giornalisti.
Intanto gli Stati Uniti riprenderanno "immediatamente" a condividere informazioni con Kiev e a fornire assistenza alla sicurezza dell'Ucraina, si legge ancora nella nota ufficiale.
Cosa sappiamo sulla proposta di cessate il fuoco degli Stati Uniti
Rispondendo ai giornalisti, il segretario di Stato e il consigliere per la Sicurezza nazionale statunitense Mike Waltz hanno fornito solo qualche informazione vaga sul contenuto della proposta di cessate il fuoco.
Waltz ha dichiarato che i colloqui sono entrati nei dettagli "su come questa guerra finirà definitivamente e che tipo di garanzie avranno per la sicurezza a lungo termine". Il processo andrà avanti nei prossimi giorni, ha detto, quando parlerà con il suo omologo russo, mentre Rubio si riunirà con i ministri degli Esteri del G7.
Il cessate il fuoco dovrebbe riguardare tutta la linea del fronte, e non solo il fronte aereo e marittimo come proposto inizialmente dagli ucraini.
Per quanto riguarda i tempi di risposta russi, sembrerebbe non ci sia una scadenza. Rubio ha detto che spera di raggiungere un accordo "il prima possibile". "Il presidente è stato chiaro: vuole che si smetta di sparare e di morire", ha aggiunto.
Ha anche affermato che "l'Ucraina è pronta a smettere di sparare e a iniziare a parlare". Quindi se la Russia dovesse respingere il cessate il fuoco, "allora purtroppo sapremo qual è l'ostacolo alla pace".
Le premesse dei colloqui di pace a Gedda
Martedì mattina il capo dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, aveva dichiarato che i colloqui tra Stati Uniti e Ucraina per porre fine alla guerra erano "iniziati in modo molto costruttivo”.
“Stiamo lavorando per una pace giusta e duratura”, aveva scritto Yermak su Telegram.
Yermak fa parte della delegazione ucraina composta anche dal ministro degli Esteri Andrii Sybiha e dal ministro della Difesa Rustem Umerov che ha incontrato il segretario di Stato statunitense Marco Rubio e il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz a Gedda per i colloqui su come porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev.
Intercettato nella hall dell'hotel Ritz-Carlton in cui si stava svolgendo l'incontro, Waltz aveva dichiarato alla Cnn che i colloqui iniziati alle 12 (le 10 in Italia) stavano "facendo progressi".
Prima dell'incontro, Rubio aveva dichiarato ai giornalisti che gli Stati Uniti avrebbero ascoltato l'Ucraina sulle condizioni ritenute necessarie per la pace, piuttosto che proporre loro stessi delle misure.
“Penso che vogliamo ascoltare per vedere fino a che punto sono disposti a spingersi e poi confrontarlo con quello che vogliono i russi e vedere quanto siamo veramente distanti”, aveva detto Rubio ai giornalisti prima del suo arrivo.
Aveva anche detto che “l'unico modo” per evitare sofferenze è parlare di concessioni, lasciando intendere che gli Stati Uniti avrebbero aspettato di sapere quali concessioni Kyiv avrebbe preso in considerazione per la sua proposta di pace, che ha sempre previsto il ritiro delle truppe russe da tutto il suo territorio.
Due funzionari ucraini avevano dichiarato lunedì ad AP che avrebbero proposto un cessate il fuoco per la regione del Mar Nero, il divieto di colpire con missili a lungo raggio e il rilascio dei prigionieri ucraini detenuti in Russia.
L'accordo sulle terre rare può attendere
L'accordo sulle terre rare tra Kiev e Washington, obiettivo su cui punta molto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, non è stato firmato e a detta di Rubio non è stato nemmeno oggetto dei colloqui.
Questo perché, ha spiegato Rubio ai giornalisti, l'accordo è stato negoziato dal Tesoro ucraino con quello statunitense. “I nostri rispettivi presidenti hanno incaricato i membri competenti dei loro governi di portare a termine e concludere questo accordo”, ha aggiunto.
Già in precedenza Rubio aveva detto che l'accordo sulle terre rare e sui minerali critici non era una precondizione per gli Stati Uniti per andare avanti con le discussioni.
I colloqui in merito all'accordo si erano arenati nella discussione senza precedenti avvenuta nello Studio Ovale dopo la visita di Zelensky alla Casa Bianca a fine febbraio.
Dopo l'incontro, Trump aveva dichiarato che Zelensky non era “pronto” per la pace. Il leader ucraino aveva inizialmente insistito affinché qualsiasi accordo contenesse reali garanzie di sicurezza che potessero impedire alla Russia di invadere nuovamente l'Ucraina.
Gli Stati Uniti avevano poi sospeso gli aiuti militari e alcuni scambi di informazioni di intelligence tra Washington e Kiev.
Mosca verrà informata sui colloqui di Gedda
Martedì mattina, il Cremlino aveva fatto sapere che gli Usa avrebbero informato Mosca sui colloqui in Arabia Saudita. "Oggi ci saranno contatti americano-ucraini a Gedda. In qualche modo la parte americana, che sta cercando il modo di raggiungere una soluzione pacifica, ci informerà", aveva detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
Il Cremlino, da parte sua, non ha ancora offerto pubblicamente alcuna concessione. La Russia ha mantenuto la sua posizione di sempre: cesserà le ostilità a condizione che l'Ucraina abbandoni il suo tentativo di entrare nella Nato e riconosca come russe le regioni che Mosca ha dichiarato di aver occupato.
Una posizione confermata anche da alcuni funzionari della sicurezza occidentali a Bloomberg, i quali hanno affermato che Putin non ha intenzione di scendere a compromessi sulle richieste di territori, di peacekeeping e di neutralità dell'Ucraina in alcun colloquio di pace, complicando gli sforzi di Trump per garantire un accordo credibile.
Secondo i funzionari, Putin ha fatto richieste deliberatamente "massimaliste" prima dei negoziati, che sa saranno probabilmente inaccettabili per gli ucraini e per l'Europa. Il presidente russo è pronto a continuare a combattere se non otterrà i suoi obiettivi, hanno aggiunto.
L'Ucraina rivendica il raid che ha colpito una raffineria di Mosca
La Russia e l'Ucraina si sono ancora una volta scambiate fuoco nella notte, con Kiev che ha lanciato un massiccio attacco di droni contro su Mosca e la regione circostante. Lo stesso Peskov ha dichiarato che il raid della notte scorsa potrebbe compromettere i contatti con l'Ucraina, come riportato dall'agenzia Ria Novosti.
Secondo Rbc Ukraina, lo Stato maggiore di Kiev ha rivendicato l'attacco verso "obiettivi strategici russi" che sostengono l'aggressione contro l'Ucraina. In particolare, è stata colpita la raffineria di petrolio di Mosca, che è in grado di elaborare undici milioni di tonnellate di petrolio all'anno e fornisce il 40-50 per cento del fabbisogno di gasolio e benzina della capitale.
Le autorità locali hanno dichiarato che tre persone sono state uccise in Russia, mentre una è stata uccisa negli attacchi russi nella regione di Donetsk.