Mark Carney prende il posto di Justin Trudeau come leader dei liberali canadesi e quindi premier del Paese. L'ex banchiere centrale ha ottenuto un fortissimo supporto con oltre l'80 per cento dei consensi. Ma il suo ruolo di primo ministro potrebbe essere messo in discussione dalle opposizioni
Mark Carney diventerà il prossimo primo ministro canadese dopo che domenica il Partito Liberale del Canada lo ha eletto leader al posto di Justin Trudeau, che ha rassegnato le sue dimissioni da primo ministro lo scorso 6 gennaio, a causa dei problemi interni che hanno fatto crollare la sua popolarità nel Paese.
L'ex premier aveva giurato di rimanere al potere fino a quando il suo partito non avesse eletto un nuovo leader per sostituirlo.
Trudeau è stato messo sotto pressione dal suo stesso partito, influenzando i sondaggi in modo negativo. Nei mesi precedenti alle sue dimissioni i sondaggi davano il suo principale rivale, Pierre Poilievre del Partito Conservatore, in vantaggio con un significativo margine a due cifre.
Carney ha vinto il voto per la leadership del Partito Liberale con una significativo numero di voti, assicurandosi quasi l'86 per cento dei consensi.
Nel suo primo discorso da leader non ha tardato a prendere una posizione di sfida contro le minacce del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
"C'è qualcuno che sta cercando di indebolire la nostra economia", ha avvertito Carney. "Donald Trump. Come sappiamo, ha imposto tariffe ingiustificate su ciò che costruiamo, su ciò che vendiamo e su come ci guadagniamo da vivere. Sta attaccando le famiglie, i lavoratori e le imprese canadesi e non possiamo permettergli di avere successo e non lo faremo".
Carney ha detto che il Canada manterrà le sue tariffe di ritorsione finché "gli americani non ci mostreranno rispetto".
"Non abbiamo chiesto noi questo scontro, ma i canadesi sono sempre pronti quando qualcun altro abbassa i guantoni", ha aggiunto Carney. "Non devono commettere errori: nel commercio, come nell'hockey, il Canada vincerà".
Carney: rinomato a livello mondiale per la sua esperienza nel settore finanziario
In passato Carney ha affrontato le crisi finanziarie quando era a capo della Banca del Canada. Nel 2013 è stato nominato governatore della Banca d'Inghilterra, sotto l'allora primo ministro britannico Borish Johnson, diventando il primo non cittadino a dirigere la banca centrale inglese dalla sua fondazione nel 1694.
La sua nomina ottenne un plauso bipartisan nel Regno Unito, poiché Carney era rinomato a livello mondiale nel suo campo. Sotto la sua guida, il Canada è stato tra i primi grandi Paesi a riprendersi dagli impatti negativi della crisi finanziaria del 2008.
I conservatori canadesi all'opposizione speravano che le elezioni riguardassero Trudeau, la cui popolarità è diminuita con l'aumento sostanziale dei prezzi dei prodotti alimentari e degli alloggi a livello nazionale e l'aumento dell'immigrazione.
La guerra commerciale di Trump e la sua intenzione di fare del Canada il 51esimo Stato americano hanno fatto infuriare i canadesi. Molti stanno cancellando i viaggi a sud del confine ed evitano di acquistare prodotti americani, dove e quando possibile.
L'ondata di nazionalismo canadese ha rafforzato le possibilità del Partito Liberale di vincere le elezioni parlamentari. I loro risultati sono in costante miglioramento nei sondaggi di opinione.
"Gli americani vogliono le nostre risorse, la nostra acqua, la nostra terra, il nostro Paese. Pensateci. Se ci riuscissero, distruggerebbero il nostro stile di vita", ha detto Carney. "In America l'assistenza sanitaria è un grande affare. In Canada è un diritto".
Carney ha detto che l'America è "un melting pot. Il Canada è un mosaico". "L'America non è il Canada. E il Canada non farà mai, mai, mai parte dell'America in nessun modo".
Il prossimo leader del Canada dovrà focalizzarsi sulla minaccia rappresentata da Trump
Dopo decenni di stabilità, il voto sul prossimo leader canadese dovrebbe ora concentrarsi su chi sia meglio attrezzato per affrontare la minaccia rappresentata dagli Usa.
"Sono giorni bui, giorni bui portati da un Paese di cui non possiamo più fidarci", ha detto Carney. "Stiamo superando lo shock, ma non dimentichiamo mai le lezioni. Dobbiamo prenderci cura di noi stessi e dobbiamo guardarci le spalle a vicenda. Dobbiamo essere uniti nei giorni difficili che ci aspettano".
Trump ha rinviato di un mese i dazi del 25 per cento su molte merci provenienti da Canada e Messico, tra i timori diffusi di una più ampia guerra commerciale. Ma ha minacciato altre tariffe su acciaio, alluminio, latticini e altri prodotti.
Carney è un economista di alta formazione con esperienza a Wall Street, da tempo interessato a entrare in politica e a diventare primo ministro, ma provenendo da un background economico e finanziario, non ha molta esperienza politica.
Il nuovo leader è un ex dirigente di Goldman Sachs. Ha lavorato per 13 anni a Londra, Tokyo, New York e Toronto, prima di essere nominato vice governatore della Banca del Canada nel 2003.
Nel 2020 ha iniziato a prestare servizio come inviato speciale delle Nazioni Unite per l'azione e la finanza per il clima, sotto il Segretario generale Antonio Guterres.
Carney si è scontrato con nomi più noti nella corsa alla leadership del Partito Liberale. Ha affrontato la vice prima ministra, ed ex ministra delle Finanze, Chrystia Freeland, che, però, è riuscita a ottenere solo l'8 per cento dei voti.
Quest'ultima si è dimessa dal governo a dicembre, dopo che Trudeau ha dichiarato di non volerla più come ministra delle Finanze, pur mantenendola come vice prima ministra e persona di riferimento per le relazioni tra Stati Uniti e Canada.
Carney, che presterà giuramento come primo ministro nei prossimi giorni, potrebbe non mantenere l'incarico a lungo.
Ci si aspetta che faccia scattare a breve un'elezione lampo. O sarà lui a indirle, o i partiti di opposizione in Parlamento potrebbero forzarle con un voto di sfiducia alla fine del mese. Il Partito Liberale ha l'obbligo di indire le elezioni generali entro il 20 ottobre.
Trudeau ha esortato i sostenitori dei liberali a impegnarsi e a sostenere il nuovo leader. "Questo è un momento decisivo per la nazione. La democrazia non è scontata. Le libertà non sono scontate. Anche il Canada non è scontato".