Vučević si è dimesso all'indomani dell'annuncio del presidente Aleksandar Vučić di un radicale rimpasto
Il primo ministro serbo Miloš Vučević si è dimesso martedì dopo mesi di proteste. Le manifestazioni erano iniziate dopo il crollo di una pensilina alla stazione di Novi Sad a novembre, che ha causato la morte di 15 persone.
Le dimissioni di Vučević sono arrivate solo un giorno dopo che il presidente Aleksandar Vučić aveva dichiarato che era in programma "un ampio e rapido progetto di rimpasto" in risposta alle proteste degli studenti universitari serbi.
Lunedì i manifestanti hanno bloccato per 24 ore una strada chiave della capitale Belgrado, aumentando la pressione sulle autorità. A loro si sono aggiunti agricoltori serbi su trattori e migliaia di cittadini.
Vučević "È il momento di essere responsabili"
Vučević ha dichiarato che a spingerlo a dimettersi martedì mattina sono state le immagini degli attacchi contro gli studenti che protestavano a Novi Sad. In quel contesto, una donna aveva puntato la folla che protestava pacificamente e aveva investito con la sua macchina una manifestante.
“Come Governo è il momento di essere il più possibile responsabili”, ha detto Vučević nel suo discorso di dimissioni. “Per diminuire le tensioni fra noi e i manifestanti, ho preso la decisione di fare un passo indietro”.
Le ragioni delle proteste in Serbia
Da settimane le proteste chiedevano spiegazioni sull'incidente mortale avvenuto a Novi Sad, nel nord della Serbia. I manifestanti hanno attribuito l'episodio alla corruzione dilagante del Governo.
Le persone scelte in piazza rappresentano la più grande sfida degli ultimi anni alla presa del governo populista al potere in Serbia, saldamente nelle mani del presidente Vučić e del partito progressista (Centrodestra).
Il sindaco di Novi Sad, Milan Đurić, si è dimesso martedì 28 gennaio. Anche Vučević è originario di Novi Sad, ed è stato sindaco della città dal 2012 al 2022.
Vučić: "Pronti a parlare con gli studenti, lo scontro non giova a nessuno"
Lunedì Vučić si è presentato in una conferenza stampa congiunta con Vučević e la presidente del Parlamento Ana Brnabić (anche lei ex premier). In quel contesto ha aperto al dialogo con gli studenti, dicendo che "bisogna abbassare i toni e iniziare a parlare con loro".
"Qualsiasi tipo di crisi mette in difficoltà la nostra economia", ha dichiarato Vučić. "Una situazione del genere nella società non giova a nessuno".
Vučić critica però le forze d'opposizione e, indirettamente, i manifestanti: "Il Paese è rimasto sconvolto dell'evento tragico di Novi Sad. Alcune forze però hanno strumentalizzato questa tragedia per ragioni elettorali. È un'azione meschina, fatta sulla pelle delle persone".