Secondo il presidente azero Ilham Aliyev, la Russia ha soddisfatto la prima delle tre condizioni poste da Baku chiedendo scusa per quanto accaduto nella telefonata di Putin di sabato. L'Azerbaigian si aspetta anche che Mosca punisca i responsabili e paghi un risarcimento
Il presidente azero, Ilham Aliyev, ha dichiarato sabato che l'aereo Azerbaijan Airlines precipitato il 25 dicembre è stato abbattuto dalla Russia, seppure non intenzionalmente.
Aliyev ha parlato al canale televisivo statate, AzTv, a poche ore dalla telefonata ricevuta dal presidente russo, in cui Vladimir Putin si scusava della tragedia occorsa "nello spazio aereo russo" senza tuttavia attribuire alla Federazione Russa la responsabilità dell'accaduto.
"Abbiamo trasmesso chiaramente le nostre richieste alla parte russa, sono state consegnate già il 27 dicembre. Quali sono? In primo luogo, la Russia deve chiedere scusa all'Azerbaigian. In secondo luogo, riconoscere la propria colpa. In terzo luogo, punire i responsabili, portarli in giudizio e risarcire sia lo Stato che i passeggeri e i membri dell'equipaggio feriti", ha detto Aliyev nell'intervista televisiva riportata anche dalla Tass.
"Queste sono le nostre condizioni. La prima è stata soddisfatta già ieri. Spero che anche il resto delle nostre richieste venga soddisfatto", ha proseguito Aliyev.
Il presidente azero, dicendo che si è trattato di un abbattimento, ha confermato quanto riferito dai sopravvissuti e specificato che il volo J2-8234 non è stato colpito di proposito dalla contraerea russa.
"Naturalmente il nostro aereo è stato abbattuto non di proposito. Ammettere la colpa, scusarsi in tempo con l'Azerbaigian, che è considerato un Paese amico, e renderlo pubblico, tutte queste erano misure e passi che dovevano essere fatti", ha detto il leader azero.
Aliyev, pur precisando che "la versione definitiva si conoscerà dopo l'apertura delle scatole nere", ha accusato Mosca di nascondere le cause dell'incidente.
Nella telefonata di sabato Putin aveva dichiarato che, al momento della tragedia, droni ucraini stavano attaccando Grozny, la città cecena destinazione del volo partito da Baku, e che "le difese aeree russe stavano respingendo questi attacchi".