In una conversazione telefonica intercettata da un'infermiera russa, si afferma che i soldati della Corea del Nord ricevono un trattamento prioritario nei reparti ospedalieri, mentre quelli russi feriti sono trattati in condizioni peggiori
Lo scorso anno il quotidiano ucraino Kyiv Post ha intervistato Maria, che non ha voluto rivelare il suo cognome perché lavora per l'intelligence militare. La donna ha raccontato cosa ha sentito nel corso del suo lavoro: "Sono tutte vere, anche se possono sembrare eventi assurdi. A volte non riesco a credere alle parole che sento con le mie orecchie, ma qui tutto è documentato".
Più di recente, in una conversazione telefonica intercettata di un'infermiera russa, la donna afferma che i soldati della Corea del Nord ricevono un trattamento prioritario nei reparti ospedalieri, mentre quelli russi feriti sono trattati in condizioni peggiori. Il documento si basa su una conversazione intercettata pubblicata dal Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) sul loro canale di notizie Telegram.
Le conversazioni intercettate di una infermiera russa
Nella conversazione intercettata, un'infermiera di un ospedale della regione di Mosca parla con un uomo, presumibilmente suo marito e anch'egli soldato, che sta combattendo nella regione di Kharkiv in Ucraina.
"Me**a, sembrano tutti uguali. Come faccio a distinguerli? Devo scrivere un segno sulla loro fronte con un pennarello? Che zoo! Non fanno altro che borbottare qualcosa, farfugliare. È una follia! Ieri è arrivato un altro treno con circa cento, oggi uno con centoventi. Sono duecento", riporta il Servizio di sicurezza ucraino. "E quanti altri ce ne sono? Lo sa solo Dio".
Nella conversazione si aggiunge che se i soldati nordcoreani gli chiederanno un'iniezione di anestetico, intende rifiutare. "Andate all'inferno! Non capisco cosa stai dicendo". - dice l'infermiera nella telefonata, aggiungendo che la comunicazione con le truppe nordcoreane è quasi impossibile.
L'infermiera fa presente che al personale dell'ospedale è vietato cercare di parlare in inglese con i soldati asiatici. "A loro è vietato parlare inglese. Poiché vengono dal nord, sono con noi. I meridionali stanno con l'America". [La donna potrebbe riferirsi al fatto che i sudcoreani conoscono inglese, ma non i nordcoreani, ndr.].
La donna spiega che stanno sistemando i reparti ospedalieri appositamente per i soldati nordcoreani, mentre i combattenti russi feriti sopportano condizioni peggiori. "Questi coreani sono l'élite o cosa? Stiamo liberando dei reparti speciali per loro, sono così privilegiati o cosa?", si sente dire.
I problemi di comunicazione potrebbero essere reali, dato che i russi non hanno negato che ci sarebbe un traduttore ogni 30 soldati nordcoreani.
Le perdite delle truppe nordcoreane in Ucraina
Secondo un alto funzionario statunitense citato dal New York Times le forze ucraine hanno inflitto pesanti perdite alle truppe nordcoreane che combattono a fianco della Russia, con centinaia di morti e feriti.
Kyrylo Budanov, direttore della Direzione dell'Intelligence della Difesa ucraina (Hur), ha riferito che la scorsa settimana le truppe nordcoreane hanno iniziato attacchi su larga scala nella regione di Kursk, dove la 94esima Brigata indipendente dell'esercito nordcoreano aveva bisogno di rinforzi dopo aver subito perdite significative. I filmati dei droni del 414esimo Reggimento indipendente ucraino hanno mostrato più di due decine di vittime nordcoreane, mentre le Forze per le operazioni speciali hanno riportato perdite nordcoreane.
Secondo l'Hur, il numero di truppe nordcoreane dispiegate in Russia è attualmente di circa 12mila, con un contingente di 500 ufficiali, tra cui tre generali di Pyongyang, ha dichiarato Budanov all'Economist.
Il sergente maggiore ucraino Stanislav Bunyatov, che ha partecipato a scontri con i soldati nordcoreani, ha detto che questi ultimi sono disciplinati ma anche inclini a crollare moralmente a causa delle pesanti perdite.
In passato la stampa ucraina ha già pubblicato conversazioni intercettate che potrebbero violare la sicurezza operativa del Cremlino e rivelare il morale dei soldati russi, delle loro famiglie e dei cittadini comuni.